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«Assabenerica», il nuovo singolo di Patrizia Laquidara: raccontare la Vara di Messina con la world music

«Assabenerica» sarà proposto per la prima volta dal vivo il 27 luglio prossimo, al Verucchio Festival, nell’omonima cittadina riminese, dove l’artista aprirà il concerto di Carmen Consoli.

Una delle tradizioni più sentite di Messina diventa racconto in un coinvolgente e raffinato manifesto pop musicale, «Assabenerica», nuovo singolo della cantautrice Patrizia Laquidara – catanese di nascita e veneta d’adozione – che a un anno dall’acclamato romanzo autobiografico «Ti ho vista ieri» (Neri Pozza) torna a raccontare frammenti della sua infanzia a Messina, città d’origine del padre.
Disponibile in radio e digitale per Ponderosa Music Records, scritto col campione mondiale di poetry slam Lorenzo Marangoni e il musicista e compositore messinese Tony Canto, il brano è un esorcismo musicale, fra sonorità contemporanee e spoken word post-moderno, che ritrae la tradizionale processione della Vara, andando a formare il primo capitolo del prossimo album dell’artista, ispirato a storie e personaggi del romanzo.
«La Vara è una processione a cui sono molto legata – racconta Laquidara – . Andavo a vederla da bambina e rimanevo sempre colpita da questa unione di sacro e profano, pagano e mariano. Per me è il simbolo di tutte le processioni italiane, delle tante culture tradizionali che si stanno perdendo; ed è anche un grande rito collettivo, oggi necessario come tutti i riti, col potere di riunire un’intera città sotto il carro votivo. Quando uomini e donne gridano “Viva Maria” è un momento di catarsi in cui una comunità si rivede più forte, capace di allontanare le paure rimanendo unita. Il titolo del pezzo è infatti una sorta di formula magica».
Musicalmente si discosta dalle tue produzioni precedenti, all’insegna di folk, jazz e bossa nova. E qual è stato il contributo di Tony Canto?
«È un pezzo che prevede sonorità elettroniche fuse con strumenti acustici e con lo spoken word, in uno stile che definirei world music, abbracciato da artisti di prestigio come David Byrne. Un anno fa Tony mi ha mandato una melodia che ho poi preso ed elaborato scrivendo il testo e facendo curare l’arrangiamento al produttore Gabriel Faria, con cui abbiamo registrato la canzone a Lisbona. Il suo apporto è stato quindi fondamentale».
Coerente col racconto musicale anche il video del messinese Marco Dodisi, con le immagini della Vara e scene originali girate in luoghi simbolo della città…
«Quelle bellissime riprese della Vara mi hanno trasmesso la consapevolezza del luogo da parte di questo giovane videomaker, che contattai per chiedergli il permesso di usarle. Con generosità me le concesse gratuitamente, e gli chiesi la sua disponibilità a realizzare il video. È stato importante per me partire dalla casa abbandonata dei miei nonni a Fondo Galletta, che nel libro è “La baracca con l’anguilla”, per arrivare alla Passeggiata al Mare con i suoi monumentali alberi secolari, simbolo della città e delle radici, fino alle ultime scene sulla spiaggia di Ganzirri per immortalare la bellezza e la poesia dello Stretto, paesaggio unico, mitologico e mitico insieme, di cui Pascoli scrisse, dopo il terremoto del 1908: “Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia”».
Ed eventi di lunga tradizione come la Vara e il nostro patrimonio paesaggistico sono valorizzati come meriterebbero?
«Forse non abbastanza, ma girando il video sono rimasta favorevolmente colpita dai giovani che hanno lavorato con me: ragazzi di 25-30 anni che si sono messi a disposizione nel rappresentare questa grande bellezza. Ho visto una grande consapevolezza del problema ecologico e questo mi ha trasmesso fiducia nella possibilità, da parte di questi giovani, di riappropriarsi una città sofferente da troppo tempo».
«Assabenerica» sarà proposto per la prima volta dal vivo il 27 luglio prossimo, al Verucchio Festival, nell’omonima cittadina riminese, dove l’artista aprirà il concerto di Carmen Consoli.

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