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'Horai- Le quattro stagioni': a Siracusa l’amore e le sue fasi secondo Giuliano Peparini

A Siracusa debutta Dalla passione al gelo L

«Sono le fasi di un amore: la vita senza l’amore non sarebbe la stessa, è qualcosa di fondamentale. In questo spettacolo tutto si riassume in questa stanza, con un personaggio che rivive attraverso un sogno forse uno dei momenti più importanti della sua vita. Queste quattro stagioni sono ricche di tante immagini, di tante cose che passano per la sua testa. La cosa bella di un sogno è che ci possiamo permettere qualsiasi cosa».

Giuliano Peparini presenta “Horai - Le quattro stagioni” che debutta stasera al teatro greco di Siracusa. Un viaggio tra le stagioni dell’amore che il coreografo di fama internazionale ha ideato per l’antica cavea adattando uno spettacolo già messo in scena.

Protagonista sarà Eleonora Abbagnato, stella della danza mondiale, direttrice del Corpo di ballo e della scuola di danza del teatro dell’Opera di Roma, che si esibirà per la prima volta al teatro greco. Sul palco anche il primo ballerino Michele Satriano in uno spettacolo che coinvolgerà 25 artisti e 15 allievi dell’Accademia dell’Inda. A dare voce e corpo alle parole eterne dei poeti classici sarà Giuseppe Sartori, che ritorna ad esibirsi nell'antica cavea.

«Con Francesco Morosi abbiamo preso vari testi, vari poemi da Aristofane a Catullo e li abbiamo mescolati, mettendoli dove potevano raccontare questo momento, che è un momento di un incontro, un momento di gelosia, un momento di rabbia - spiega Peparini -. E funzionano, perché il testo quando è geniale racconta e può raccontare qualsiasi cosa. Non è un amore da favola, è un amore semplice. Incontrare per caso una persona e rendersi conto che questa persona ci fa essere felici, ma ci lascia da soli nel gelo della neve: c’è un pezzo che arriva durante l’inverno, dove lui è completamente da solo e in un attimo il palco si riempie di persone e tutti vivono questo freddo. È il momento della solitudine e magari rendersi conto di non aver fatto la cosa giusta ed essersi sbagliati».

«Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo deciso di rinnovare la collaborazione con Peparini con questo spettacolo che riprende un precedente spettacolo ma lo rielabora - spiega il consigliere delegato Marina Valensise -: il testo che mette in scena si riferisce a una selezione della grande tradizione lirica greca e latina. Testi scelti e tradotti dal nostro Francesco Morosi, studioso di letteratura classica, e devo dire che la sorpresa è sentire questi grandi poeti dell’antichità come Catullo, Virgilio, Lucrezio, Saffo o Ovidio prestare le loro voci ai movimenti coreografici ultra contemporanei ideati da Peparini». Un dialogo tra la danza e la musica classica di Vivaldi e Scarlatti, brani di George Gershwin, Jimmy Van Heusen e Phil Silvers, e i versi dei classici della lirica greca e latina.

«Il valore aggiunto non è solo coinvolgere nuovi pubblici ma diffondere e divulgare i valori del teatro classico nel mondo - ha aggiunto il sindaco e presidente della Fondazione Inda, Francesco Italia -: e la possibilità che offriamo ai nostri giovani dell’Accademia di confrontarsi con performer di caratura internazionale. Una coproduzione che andrà in Francia, con più di 40 date, negli Emirati Arabi e sono convinto che girerà il mondo. L’anno prossimo avremo un altro spettacolo di Peparini: dall’Odissea si passerà all’Iliade. La chiave del successo di questi spettacoli è proprio quella di ampliare il messaggio della Fondazione anche a pubblici che non sono quelli tradizionali delle nostre tragedie e commedie».

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