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Taormina Film Festival: protagoniste identità, appartenenza e memoria

Identità e appartenenza, nostalgia e rinascita nel thriller psicologico “The Surfer” del regista irlandese Lorcan Finnegan, al Taormina Film Festival nella serata del 17 luglio – dopo la presentazione ufficiale a Cannes - e proposto ieri alla stampa. Protagonista Nicolas Cage (anche co-produttore), che per «seri motivi familiari» non ha potuto essere presente alla manifestazione per ritirare il Cariddi d’Oro alla carriera, solo un videomessaggio di scuse. «I motivi familiari» a cui fa riferimento l’attore riguardano il figlio Weston Coppola Cage, 33 anni, che soffre di disturbi psichici e dipendenze da sostanze stupefacenti e che è stato arrestato e poi rilasciato a Los Angeles per aver preso pugni due persone.
Scritto da Thomas Martin, il film vede l’attore americano nei panni di un uomo senza nome che fa ritorno nella sua città natale, su una spiaggia australiana, dopo molti anni trascorsi in California. Giunto sul posto, viene umiliato davanti al figlio adolescente (Finn Little) da un gruppo di surfisti locali, e ingaggia con loro un conflitto che lo porterà a perdere il controllo di se stesso. La trama si sviluppa tra passato e presente, e, in mezzo, la nostalgia, il senso d’identità, l’appartenenza. Coerenti col tema anche le atmosfere e la tecnologia usata per le riprese. «Sono sempre stato molto affascinato dall’atmosfera degli anni ’60 e ’70 e mi interessava il collegamento con la New Wave cinematografica australiana – ha detto il regista – Con Thomas abbiamo fatto riferimento ai primi film di Peter Weir come “L’ultima onda”, così come a “Un uomo a nudo” di Frank Perry con Burt Lancaster”. Era interessante mostrare come il protagonista fosse preso dalla nostalgia per il posto e il suo legame d’identità col luogo stesso. Lo abbiamo reso così luogo della memoria attraverso musica e colori, cercando al contempo di intrecciarlo con le moderne tecnologie come gli smartphone». Un lavoro fatto anche in termini di estetica e di tecnica: «Abbiamo utilizzato la Alexa 35 e obiettivi d’epoca, unendo passato e presente anche nella strumentazione». “The Surfer” uscirà prossimamente in Italia con IIF.
Sul filo della memoria anche “Touch” dell’islandese Baltasar Kormákur, che ieri sera al Teatro Antico ha commosso tutti per la delicatezza della storia, sui legami senza tempo, quelli “per sempre”. Ispirato all’omonimo romanzo di Ólafur Jóhann Ólafsson (inedito in Italia), che ha collaborato alla sceneggiatura col regista, il film racconta il viaggio fisico e spirituale di Kristòfer (Egill Ólafsson), vedovo che dopo aver ricevuto una diagnosi di demenza in fase iniziale, nel bel mezzo della pandemia da Covid-19, lascia la sua casa di Reykjavik per risolvere il più grande mistero della vita: rintracciare Miko (Koki Kimura), la ragazza giapponese di cui si era innamorato 50 anni prima, durante i suoi studi a Londra, sparita al culmine della loro intensa relazione d’amore. La nuova missione sarà ritrovarla, prima che la progressione del male ne faccia sparire il ricordo per sempre.
Al festival, il regista col figlio Pàlmi, interprete di Kristòfer da giovane. «La perdita di memoria su determinate cose è abbastanza normale quando si arriva a 50-60 anni – ha detto - ma laddove interviene la patologia diventa un fatto serio. Nel caso del nostro protagonista la malattia è agli inizi, non ha ancora inficiato il suo comportamento, ed è proprio questa consapevolezza a fungere da spinta, per dare una risposta a un evento traumatico del passato, rimasto in sospeso. Ho interpretato questa sua ricerca come bisogno di chiudere un cerchio, una ricerca di senso più che di un amore, anche se le due cose poi coincidono». È qualcosa che lo riporterà alle abitudini della gioventù, prima del trauma, e quindi di per sé un viatico alla malattia. Una coincidenza che fa riflettere: «A Egill, che interpreta Kristòfer anziano, era stato diagnosticato il Parkinson+, che porta all’Alzheimer. Noi abbiamo deciso di fargli interpretare ugualmente questo ruolo”. “Touch” sarà in sala dal 29 agosto con Universal Pictures Italia.

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