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Tra la band e il pubblico, l'empatica essenza di Tommaso Paradiso

Quasi due ore di concerto per il cantautore romano a Catania, con dediche speciali (a una famiglia che ha perso un componente e a due promessi sposi), abbigliamento casual estivo e un'esibizione musicalmente qualitativa ma di contatto

Roberto Viglianisi
Roberto Viglianisi

Quasi due ore di musica e divertimento, senza barriere né steccati, come nello stile di Tommaso Paradiso. Sonorità tipiche dell'indie italiano, al quale l'artista romano ha fatto anche “da papà” facendolo assaporare al grande pubblico, si mescolano alle tracce più mature, orecchiabili e commerciali, in un concerto, quello a Villa Bellini di Catania, “vero” nel proprio essere. Apprezzato dal pubblico siciliano, con sound qualitativo e atmosfera di contatto, che oggi nella seconda tappa nell'Isola potrà gustarlo anche a Palermo, sempre nell'ambito del “Wave Summer Music”, il festival itinerante organizzato da Giuseppe Rapisarda Management.

Una scaletta leggermente rimodulata rispetto a quanto programmato (saltate Il tuo maglione mio e Figlio del mare), necessità legata all'assenza di due componenti del gruppo. “Bloccati” a Linate per il caso Crowdstrike, che ha fatto saltare voli aerei e creato disagi in tutta Italia. «Abbiamo rischiato di non arrivare ma alla fine siamo qui, anche se ne non al completo», ha detto il 41enne cantautore. Magliettina e pantaloncino verde, tipico estivo: «Voi pensate sia vestito così per il caldo, in realtà è per mostrare le mie belle gambe», ironicamente rivolgendosi al pubblico. Uno sguardo diretto con la gente, tra la lettura degli striscioni e un «vorrei essere con voi laggiù, a cantare e divertirci. Lo faremo assieme».

Il “battesimo” canoro è con Sensazione stupenda, filo conduttore tra il nuovo dell'ultimo album e ciò che è stato nel Viaggio intorno al sole. E poi Fine dell'estate raccontando lo spirito “analogico” in contrapposizione a quello digitale che porta sviluppo ma quando s'inceppa rischia di fermare il mondo. Le emozioni no, quelle rendono solo umani. E che Tommaso prova quando legge una “richiesta”, di un'intera famiglia, di dedicare Completamente a Nicolò, che non c'è più: missiva finale, perché quella canzona chiuderà il concerto e poi per genitori e fratellino ci sarà spazio per un abbraccio in camerino.

In mezzo un Paradiso che regola i ventilatori sul palco e dialoga molto con la band, con cui il rapporto è veramente forte. Un'empatia che emerge, artisticamente e non solo. "Godere, pensare, esistere, noi, volare, insieme, amare": concetti esposti in led, mentre si racconta Sold Out. Un viaggio sincero Tra la strada e le stelle. E poi New York, Blu ghiaccio travolgente e I nostri anni: canzoni conosciute e apprezzate, in un live che regala sorrisi.  Questa Nostra stupida canzone d'amore fa da cornice al matrimonio annunciato tra Mirko e Lucia, mentre in Ricordami tocca all'intero pubblico “fungere” da sax, per accompagnare l'esecuzione. Esperimento bello e riuscito. E poi si balla, senza sosta, con La luna e la gatta, tutto senza tregua, come un cocktail da mandare giù, facendo passare velocemente il tempo. D'altronde è così quando ci si diverte.

C'è spazio anche per il piano, due brani che fanno sognare: Promiscuità e Magari No, eseguite da solo dallo stesso Tommaso Paradiso. Si torna in “gruppo” per Non avere paura e Riccione, si canta a squarciagola. Prima dei “bis”, c'è Dr House fuori “set list”, brano che risale al periodo magnetico dei The Giornalisti, romantica e autentica. Gran chiusura con Felicità Puttana e Completamente, un arrivederci che lascia in corpo tanta energia...

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