Giocare sui contrasti per parlare di altrove e spiritualità la sfida di «Giusto al di là del cielo», ultimo singolo del cantautore reggino Eugenio Ripepi, edito da Bollettino Edizioni e distribuito in digitale da Ada Music. Su una base musicale reggae, il brano racconta la tensione verso l’assoluto che accomuna gli esseri umani, sotto forma di dialogo intimo con se stessi, nei momenti in cui si contempla il mare e il cielo sopra di noi.
«Sono domande ancestrali che ci poniamo tutti – sottolinea l’artista – ma in realtà la musica riesce a veicolare meglio una sensazione; in questo caso quella della “sospensione”, che consente di andare verso l’altro. La sospensione musicale mi porta sempre dall’altra parte, ed è il tipo di musica capace di veicolare specifici messaggi».
Un brano coerente con lo stile di Ripepi, ma anche un pezzo distante dagli accenti punk rock degli altri singoli e degli inediti che andranno a comporre il nuovo album, in uscita il prossimo inverno.
«“Giusto al di là del cielo” è un unicum rispetto agli altri pezzi e ci tenevo a farlo uscire d’estate. Mi piace veicolare contenuti di impegno civile, ma anche profondi, attraverso una musica orecchiabile, senza abbracciare un’ottica esclusivamente riflessiva o addirittura inquieta; sebbene l’inquietudine sia un sentimento normale quando proiettiamo i nostri pensieri verso ciò che è altro da noi. Come esseri umani siamo arrivati di fronte a un firmamento che ci impone una distanza, ed è bello per me che su un ritmo allegro si possa canticchiare questa nostra finitezza e una speranza di natura laica, con l’idea di non essere completamente soli in questo universo. Un verso del brano dice: “Scende un pensiero strano giusto al di là del cielo”».
La canzone accende quindi la speranza di una presenza benefica nell’universo: «Il senso è proprio questo – precisa l’artista – : c’è qualcuno, è lontano, ma c’è davvero e forse ci sta guardando in questo momento, anche se in questo mondo non lo sentiamo».
Coerente con le atmosfere anche il videoclip, girato dallo stesso Ripepi sul lungomare di Imperia, dove vive e lavora come docente di discipline multimediali. Un video reso sognante e trascinante dalla presenza del mare come elemento principe, che ben rappresenta la ricerca infinita di conoscenza e conforto da parte dell’uomo, arricchito dalla presenza dei suoi ex allievi: la protagonista Sophia Sismondini, Valentina Ciro (direttrice della fotografia), Jonathan Taggiasco (operatore macchina) e Davide D’Amico (operatore drone con Ripepi e Alessandro Sposato). «Ho prodotto videoclip per diversi artisti che volevano girare ad Imperia e stavolta ho deciso di farne uno mio, anche per offrire un’opportunità di lavoro ai ragazzi che sono davvero in gamba, e con cui è un piacere lavorare».
Ad accompagnare Ripepi, che suona l’armonica, Simone Mazzone e Mauro Vero alle chitarre, Lorenzo Lajolo (basso), Folkert Beukers (batteria) e Marco Moro (flauto traverso). Il pezzo è stato inciso e mixato da Alessio Senis e Andy Senis presso Rosenhouse Recording Studio - Industrie Musicali di Vallecrosia e masterizzato ai Ithil World Studio di Imperia dal sound engineer Giovanni Nebbia.
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