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“I Fratelli Corsaro” e Palermo pronti a catturare il pubblico

Con Beppe Fiorello e Paolo Briguglia nei panni dei protagonisti e il messinese Maurizio Marchetti, parroco e loro consigliere

Una Palermo bella, positiva a tratti normale, fa da sfondo alle vite di due fratelli: Fabrizio, giornalista dal carattere focoso e Roberto, avvocato integerrimo. Due personalità agli antipodi, ma la loro unione si rivelerà fondamentale per risolvere i casi più complessi di cronaca nera. La serie Tv “I Fratelli Corsaro”, quattro prime serate in onda su Canale 5 da domani. Una fiction tratta dai romanzi del giornalista siciliano Salvo Toscano. Impulsivo e libertino Fabrizio, interpretato da Giuseppe Fiorello, preciso e posato Roberto, Paolo Briguglia, innamoratissimo di sua moglie, nonostante i continui battibecchi.
«Girare a Palermo ha significato quasi sempre, a parte i Florio, occuparsi di mafia. Nei Fratelli Corsaro si racconta di una città molto più normale e anche bella» spiega Paolo Briguglia. «Roberto è un avvocato penalista molto scrupoloso, appassionato e attento al suo lavoro. È una persona credente, ha un bel rapporto con il parroco che è un amico di famiglia. Nel romanzo c’è una punta di seriosità un po’ eccessiva che lo rendeva quasi distante rispetto all’immediatezza del fratello. Ho sentito il bisogno di contaminarlo un po’ e ho voluto aggiungere gli aspetti più umani, più goffi, più simpatici e anche più allegri di questo personaggio».
Al contrario di Briguglia, Giuseppe Fiorello aveva letto i romanzi di Toscano: «Mi hanno subito appassionato per una serie di elementi originali che li distinguevano da certi cliché del genere investigativo cui appartengono, sia nei personaggi che nel contesto. Così ricchi di umanità, di psicologia, di intrico e fascino. E poi c'è Palermo, città straordinaria e unica. Palermo mi ha conquistato, mi ha positivamente spiazzato e sono felice di averla conosciuta adesso, in età adulta».
La sceneggiatura è firmata dallo stesso Giuseppe Fiorello, Salvatore De Mola, Pier Paolo Piciarelli. La regia è di Francesco Miccichè. «Nei romanzi c’è un grande amore per Palermo e questo lo abbiamo voluto riportare nella serie, per restituire al pubblico la bellezza e il fascino del capoluogo siciliano: città di vivaci contraddizioni» - spiega Miccichè .
Il messinese Maurizio Marchetti è don Trovato: «Sono un caro amico di famiglia. Roberto è un cattolico praticante e quindi con lui ho un atteggiamento e con Fabrizio un altro tipo di atteggiamento. Ma sono il loro grande consigliere. La Palermo che Miccichè descrive in questa serie è bella e positiva. Gli intrecci gialli sono interessanti e piacevoli e poi ci sono le vicende private che si intersecano: il prodotto finale è molto piacevole. Don Trovato ha un’altra caratteristica: lo potremmo chiamare un prete operaio, sta a contatto con l’umanità, con i problemi delle persone». Roberta Rigano è Giulia Orlando, collega di Fabrizio; Lorena Cacciatore è Valeria, socia di Fabrizio; Enrica Pintore è Monica Corsaro, moglie di Roberto; l’attrice messinese Katia Greco è Maria Librizzi, attivista impegnata contro la mafia; Vittorio Magazzù è Pippo Nocera, fotografo del giornale; Anita Zagaria è Antonia Corsaro, mamma dei fratelli Corsaro; Massimo De Lorenzo è Gaetano, ex poliziotto; Francesco Foti è Fisichella, vice questore.
«Nei miei romanzi - dichiara lo scrittore Salvo Toscano - si racconta una Palermo “quotidiana”, vista attraverso gli occhi di chi lì è nato e cresciuto. Roberto e Fabrizio sono due persone in qualche modo ordinarie, con i loro pregi e i loro difetti, ben lontani dall'essere modelli o eroi».
I Fratelli Corsaro è prodotta da Camfilm, con il contributo del Fondo per lo Sviluppo degli Investimenti nel Cinema e nell'Audiovisivo e con il contributo della Regione Siciliana, presentata da Taodue.

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