È la stella del belcanto più luminosa dei nostri giorni. Persino un asteroide porta il suo nome che da anni risplende nel firmamento della lirica. Il soprano Diana Damrau sarà la protagonista del gran finale del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, stasera alle 21 al Teatro antico di Catania. L’artista si esibirà per la prima volta in Sicilia in un recital incentrato proprio sul repertorio belcantistico di Bellini, Mozart, Rossini e Verdi: l’Orchestra Filarmonica della Calabria e il Coro Lirico Siciliano saranno guidati dalla sapiente bacchetta di Pavel Baleff. Ieri sera, grande successo della «Cavalleria rusticana» di Pietro Mascagni, dedicata alla memoria di Nino Strano, figura catanese legata in maniera indissolubile all’arte e alla cultura. Già sold out da settimane, lo spettacolo – con un cast strepitoso, col mezzosoprano Anna Maria Chiuri (Santuzza), il tenore Davide Piaggio (Turiddu), il baritono Carlos Almaguer (compare Alfio) e i mezzosoprani Antonella Arena e Leonora Ilieva, il Coro Lirico Siciliano e l'Orchestra Filarmonica della Calabria, diretti dal talento assoluto Filippo Arlia, già direttore musicale principale del Festival – è stato arricchito con la traduzione nel linguaggio dei segni, progetto pilota del festival, e preceduto dalle parole del grande attore Giancarlo Zanetti e dall’esibizione del violinista Sebastian Zagame, “figlioccio” di Strano. Viva è la soddisfazione per un traguardo che ha suggellato il successo del festival, diretto artisticamente da Francesco Costa e organizzato dal Coro Lirico Siciliano presieduto da Alberto Munafò.