Perché il Centro Studi Cultura Siciliana e Mediterranea usa questo superlativo inedito e mai usato da alcuno riferendosi a Rosa Balistreri, per dare il titolo all’evento che si terrà all’interno della rassegna “Canta Ro” organizzata dal Comune di Licata? Semplice, perché Rosa è stata “aulentissima”, è stata cioè superlativa, e anche se Cielo D’Alcamo, in questo suo celebre “contrasto” amoroso della metà del 1200, si riferisce chiaramente al fiore profumatissimo della rosa che lo spasimante usa per conquistare una giovane donna, in un vivace dialogo giullaresco, abbiamo scoperto che una moltitudine di aspetti legano la figura e i canti di Rosa Balistreri ai componimenti della Scuola Poetica Siciliana e non solo.
Questo tipico esempio della poesia comica e giullaresca, che fiorì nell'Italia del Due-Trecento e in particolare nella Sicilia di Federico II, era destinato alla recitazione e alla musica ed è stato il punto di partenza dei canti e dei cunti dei Cantastorie giunti fino ai nostri giorni, Rosa Balistreri compresa.
È questo lo studio etnoantropologico che il CSCSM ha intrapreso alla scoperta di una Sicilia Centro del Mediterraneo e culla della civiltà, dove Rosa Balistreri è senza dubbio, assieme a tanti altri, un punto di riferimento essenziale, e la nascita della “Casa di Rosa”, in Via Martinez a Licata, ne è la dimostrazione. “Rosa Aulentissima” è l'evento che celebra l'anniversario della nascita della “Casa di Rosa”, un progetto avviato dal CSCSM diretto da Nicolò La Perna nell'ottobre 2023. Questa casa, dove Rosa ha vissuto da bambina, ha accolto migliaia di visitatori e ospitato decine di manifestazioni in pochi mesi di attività.
Al Teatro “Re Grillo” stasera sarà presentata una nuova visione del lavoro svolto dalla Cantastorie licatese, che non è partita, nella sua veste di artista, dal semplice folk leggero e di massa, ma da ambienti intellettuali che hanno da subito intuito la sostanza di un personaggio poco colto e istintivo, ma che dentro di sé conteneva “la terra arsa di Sicilia”, come affermava Buttitta. Non si tralascerà di evidenziare la figura di Rosa poetessa, a tutt’oggi quasi sconosciuta, visto che le sue poesie sono per la maggior parte ancora inedite, perché scritte negli ultimi anni della sua vita quando ormai era in decadenza. Ed è solo grazie a Felice Liotti se oggi possiamo riproporle, scongiurandone il definitivo oblio.
I direttori artistici del CSCSM Antonio Zarcone e Fulvio Cama hanno puntato su questo nuovo racconto di una Rosa poco conosciuta e sottovalutata e si sono avvalsi di una serie di ospiti e testimoni che animeranno il salotto artistico culturale al Teatro Re Grillo, che sarà presentato da Paolo Di Giannantonio, già conduttore del Tg1. Melo Freni e Nello Correale, Gaetano Savatteri e Katia Trifirò, che interverranno durante la serata in video, ma anche le testimonianze dal vivo di Mario Gaziano e dei Dioscuri che tanto hanno da raccontare su Rosa Balistreri. Nonò Salamone, storico Cantastorie siciliano e amico di Rosa, cunterà e canterà, mentre la Cantastorie calabrese Francesca Prestia ripercorrerà, con voce e parole e musica, la collaborazione tra Rosa e Otello Profazio. Maria Cavallo, invece, esplorerà e analizzerà la poetica di Rosa attraverso le sue poesie inedite, che saranno poi eseguite dal vivo da Fulvio Cama, accompagnate dalle musiche originali da lui composte appositamente per questi inediti. Gli interventi musicali di Antonio Zarcone arricchiranno il salotto, con alcune “perle” della tradizione.
Rosa Aulentissima, Licata omaggia Balistreri
Salotto artistico-culturale stasera al Teatro Re Grillo promosso dal Centro Studi Cultura Siciliana e Mediterranea
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