Ma cosa sono, oggi, le città? Potenti attrattori di folle, idee, dinamiche, eppure sempre più luoghi d’alienazione ed estraneità, percorse e soffocate da “non luoghi”, sventrate da logiche economiche perverse. Sono fatte, citando l’immenso Italo Calvino, di «desideri e paure»: «Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra». Per rintracciarne il filo d’oro, ricostruirne la misura umana, riaffermarne la bellezza, chiamando a raccolta il meglio del pensiero creativo e critico contemporaneo, c’è la mostra «La bellezza smarrita» a cura di Fernando Miglietta, promossa a Roma dalla Casa dell’Architettura, dall’Ordine degli Architetti di Roma, dall’Acquario Romano, in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Ricerca e la rivista Abitacolo, e il patrocinio di Roma Capitale, l’Università Sapienza di Roma, Facoltà di Architettura, il Museo delle Periferie. Da Fuksas a Boeri, da Pistoletto a Paladino e tantissimi altri: una vera e propria performance di architetti, artisti, intellettuali con opere e pensieri per una città nuova. Ideata dall’Archivio Miglietta la rassegna, allestita nella suggestiva location del complesso monumentale dell’Acquario Romano, aperta sino al 2 dicembre, invita al dialogo e al confronto con tanti modi di guardare alle molteplici forme della città, alla sua bellezza smarrita. «Le città – scrive infatti il curatore – sono divenute la negazione dell’abitare la Terra perché non abbiamo saputo custodire il Valore Città né proteggerle dalle incursioni vandaliche di una società omologante che ha annullato ogni identità urbana. Contro i disvalori dominanti – continua Miglietta – occorrerà con urgenza rilanciare città umane e creative, cariche di memoria e visioni, riconquistando il sentimento della propria appartenenza ad una cultura, ad un pensiero». Tanti i protagonisti che hanno condiviso questo progetto corale per una città nuova fondato sull’incontro tra arte e architettura, forme e linguaggi, teorie, immaginazione e progetto, tutte figure storiche dell’arte, dell’architettura e della cultura. Ma come immaginano la nuova città gli autori chiamati a confrontarsi sulla bellezza smarrita delle città? Eccone alcuni: Paolo Portoghesi nel suo intervento, «La città domani», ci raccomanda che «occorre concentrare tutte le energie sulla salvaguardia delle città che hanno una storia perché solo esse possono guidarci ad affrontare i problemi del futuro»; Stefano Boeri, che propone «Alberi e architettura», riafferma la volontà di «cambiare la città se vogliamo che continui ad essere l’habitat primario per la nostra specie»; Michelangelo Pistoletto rilancia con la «Città creativa, la Città Arcipelago»; Mimmo Paladino illumina con la sua visione critica la centralità umana in un mondo sempre più alienato; Giulio Paolini relaziona la condizione della città alla comunicazione, di cui osserva la congestione; Andrea Branzi riafferma come «Il futuro della città è soltanto un pensiero filosofico e non più un programma territoriale»; mentre Marcello Veneziani sottolinea che «non si tratta di cercare la Città Ideale che si perde nei cieli dell’Utopia ma la Civitas Hominis a misura storica che abita la realtà con la mente del mito e usa la creatività per risvegliare la tradizione». Ma chi sono oggi i veri nemici del concetto di città? «La città viene percepita come un ambiente quasi invivibile perché sconosciuto – osserva Massimiliano Fuksas – forse siamo noi i veri nemici del concetto di città». E alla domanda «Come sarà la nuova città», Luca Maria Patella con la sua opera risponde: «No! Meglio osservare due marziani prendere il caffe a Piazza del popolo».
I partecipanti
Mimmo Paladino, Massimiliano Fuksas, Marco Biraghi, Franco Purini, Marcello Veneziani, Luca Molinari, Paolo Portoghesi, Maria Luisa Priori , Stefano Boeri, Fernando Miglietta, Alberto Ferlenga, Alessandro Melis, Daniel Buren, Orazio Carpenzano, Beniamino Servino, Anthony Caradonna, Cherubino Gambardella, Laura Thermes, Mauro Castellani, Michelangelo Pistoletto, Vittorio Tolu, Sergio Miglietta, Agostino Ferrari, Armando Marrocco, Pablo Echaurren, Michele Sambin, Gian Maria Tosatti, Livio Sacchi, Serafino Maiorano, Fulvio Caldarelli, Marcello Sestito, Luca Maria Patella, Gianni Asdrubali, Margherita Petranzan, Giulio Paolini, Massimo Ilardi, Alessandro Morino, Anna Maria Terremoto, Amedeo Schiattarella, Ugo La Pietra, Andrea Branzi, Alberto Abruzzese, Giorgios Papaevangeliu, Lina Malfona, Richard England, Elena Santoro, Carmelo Strano.