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Agrigento Capitale della Cultura, interrogazione all'Ars. Mazzarino candidata per il 2027

«Quella che doveva essere una ribalta per Agrigento e per la Sicilia rischia di trasformarsi in un harakiri, dal momento che la 'Capitale italiana della cultura' fa parlare di sé quasi soltanto in negativo tra strutture inadeguate, conferenze stampa flop e cartelli stradali pieni di strafalcioni». Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars primo firmatario, insieme con gli altri deputati Dem, di una interrogazione su «Agrigento Capitale italiana della cultura 2025». Nell’interrogazione, rivolta al presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore regionale al Turismo Elvira Amata e all’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Scarpinato, si chiede di sapere «per quale motivo non sia stata costituita una cabina di regia» e si sollecita il governo regionale a «porre urgentemente in essere azioni di coordinamento e controllo sulle attività di gestione di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025, al fine di arginare possibili disagi e tutelare l’immagine del territorio interessato».

Mazzarino si candida per il 2027

Mazzarino, circa 11mila in provincia di Caltanissetta, sarà l’unica città siciliana tra le 17 candidate a Capitale italiana della cultura 2027. Nella sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni è avvenuta la presentazione ufficiale del progetto da parte del sindaco Mimmo Faraci, del direttore del progetto Roberto Grossi. Il 31 gennaio si saprà se la cittadina accederà alla fase finale per la designazione che avverrà entro il prossimo 28 marzo.

«Essere tra le 17 città candidate per me è già una vittoria – dice il sindaco Faraci – . Un progetto che ci sta a cuore e che affonda le sue radici nella storia e nella cultura di tutta questa parte di territorio. Mazzarino vanta tre aree archeologiche, due castelli, una basilica, 17 chiese, due biblioteche e numerose feste religiose. Il dossier che abbiamo presentato, dal titolo “Mazaris, il grano e le identità plurali”, è una nuova visione di sviluppo e interpretazione storica dell’intero territorio».

Imprenditori, amministratori locali, artisti e giovani hanno condiviso la visione strategica del progetto. Sono due i macro-temi attorno ai quali si sviluppano tutti i progetti: interculturalità e grano. C’è il videogioco ambientato nella Mazzarino degni anni 70 e 80, «Platform for change», dedicato ai teenager, BaRock per portare il rock nei luoghi del Barocco, il Between Festival che coinvolge anche Aidone, Pietraperzia e Piazza Armerina. Il Barbablù Fest, tra teatro, musica e narrazione; «Monastero 2.0» per trasformare questi luoghi da abbandonati a focolaio di creatività, produzione artistica e incontro fra i giovani del Mediterraneo; il circuito museale Simpa, il teatro diffuso e quello dedicato alla Land art dal titolo «Terzo Paradiso».

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