
Una storia di formazione e legami familiari in una Sicilia dalle atmosfere nordeuropee, lontana da ogni stereotipo, per il thriller “Indelebile”, opera prima di Simone Valentini. Dopo l’anteprima all’ultimo Noir in Festival e l’uscita nelle sale, il film - prodotto da Giovanni Amico e Twister Film col contributo del Ministero della Cultura e il sostegno di Sicilia Film Commission - torna in Sicilia a un anno dalle riprese per una serie di proiezioni durante le quali regista, cast e produttore incontreranno il pubblico. Realizzata nelle location del palermitano di Castelbuono, Isnello, Geraci Siculo e nella zona della Madonie, la trama propone una vicenda ambientata in un immaginario paese senza nome dell’entroterra siciliano, ove un caso di scomparsa, durante le feste natalizie, fa riaffiorare la paura del “Mostro”, un killer che aveva seminato terrore fra gli abitanti dieci anni prima. Principale indiziato, sospettato in passato degli omicidi, Carlo, anziano e solitario cacciatore cui dà volto l’attore di Castelvetrano Fabrizio Ferracane, che al Noir in Festival ha vinto per il ruolo il Premio Luca Svizzeretto. Al suo fianco la palermitana Giulia Dragotto nei panni di Veronica, la nipote affidatagli dalla figlia Betta (la messinese Federica De Cola), che inizierà a nutrire dei sospetti nei suoi confronti, innescando una serie di eventi inquietanti che la porteranno a confrontarsi con il passato e la verità. «Veronica compirà le sue indagini mossa da curiosità ed ostinazione, nonostante la temuta realtà possa farla star male – ci dice Giulia Dragotto – È una ragazza portata ad analizzare le situazioni dall’esterno e infatti la difficoltà nell’interpretare il ruolo è stato il lavoro sul non verbale: microespressioni, respiri e sguardo».
Una protagonista di spessore in un film dove le donne, anche nei piccoli ruoli, sono la parte forte e attiva della storia. Lo sottolinea Federica De Cola parlando del suo personaggio. «Betta doveva essere presente anche nella sua assenza – ci racconta - È una madre che cerca di accudire la figlia, affidandola al nonno per proteggerla da dinamiche familiari conflittuali, nonostante abbia con lui un rapporto difficile. La storia si gioca su quelle piccole sfumature attraverso le quali noi attori abbiamo cercato di creare quello strato profondo che dà corpo a tutto il film».
Fondamentale l’ambientazione per mostrare il fragile equilibrio delle realtà di provincia. «Il thriller è un pretesto per esplorare quale effetto possa avere una sparizione in una comunità con le sue regole e i suoi equilibri - ci dice Simone Valentini - Le Madonie sono state un palcoscenico fantastico per l’ambientazione, così come i piccoli borghi del palermitano. Unendo questi spazi siamo riusciti a rappresentare un mondo più universale rispetto a quello della vicenda in sé». Punti di riferimento visivo e narrativo per ritrarre una provincia inospitale, anche per chi ci vive, le fredde ambientazioni tipiche di thriller europei come “Il sospetto”, “As bestas” e “Animali selvatici”.
Grande soddisfazione da parte del produttore Giovanni Amico, di Mussomeli (Caltanissetta). «Siamo entusiasti del film e sicuramente continueremo ad esplorare con registi e storie questo tipo di racconto del territorio, portando al cinema un Sud poco conosciuto». Scritto da Paolo Bernardelli e Laura Chiossone con Francesca Scanu, Luca Di Molfetta e Francesca Tassini, “Indelebile” vede nel cast artistico gli attori palermitani Miriam Dalmazio, Ester Vinci, Vincenzo Crivello e Susanna Piraino e il catanese Goffredo Maria Bruno. Tra i membri dello staff tecnico i palermitani Costanza Gelardi (scenografa) e Gaspare Macaluso (fonico) e la cittanovese Monica Caminiti (assistente costumista). Distribuito da Adler e Friend Distribution, con la produzione associata di Mediaflow, “Indelebile” è fra i progetti sostenuti dal Venice Gap-Financing Market 2022 della Mostra di Venezia.
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