Martedì 22 Luglio 2025

Lisistrata, ovvero «la commedia perfetta». In scena a Siracusa dal 13 giugno

Lisistrata. Una scena delle prove al Teatro Greco di Siracusa (foto Maria Pia Ballarino)

Se le donne di tutti i fronti di guerra si unissero sotto la bandiera della pace, negandosi ai mariti o ai propri compagni, non cesserebbero gli scontri armati e le battaglie? Lisistrata parla d'amore, un amore laico, potente, felice e giocoso». La regista Serena Sinigaglia la definisce «la commedia perfetta». Lisistrata di Aristofane, terza produzione della 60esima stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, debutterà venerdì 13 giugno e si alternerà con «Edipo a Colono» di Sofocle, regia di Robert Carsen, fino al 27 giugno. «Si ride moltissimo, di una risata profonda che ci libera e ci predispone all'amore più bello», spiega la regista. La commedia di Aristofane torna al Teatro greco per la terza volta, dopo le edizioni del 2010 e del 2019. La traduzione è di Nicola Cadoni, le scene di Maria Spazzi, i costumi di Gianluca Sbicca, le musiche di Filippo Del Corno, le coreografie di Alessio Maria Romano, il disegno luci di Alessandro Verazzi e la direzione del coro di Francesca Della Monica ed Ernani Maletta. «Lisistrata è un meccanismo perfetto – conclude la Sinigaglia – : dalla struttura di Lisistrata tutta la commedia successiva ha imparato i meccanismi della comicità. Non si può non ridere». Protagonista sarà Lella Costa, che ritorna per la seconda volta nell’antica cavea: «Io sto cercando davvero di essere all’altezza, perché il compito è arduo. La commedia è bellissima, il luogo toglie il fiato e fa tremare i polsi. Questa straordinaria coincidenza di temi che sono ancora oggi, ahimè, di grandissima attualità senza minimamente stravolgere il testo. Il testo splende da sé, di questa luce di rivoluzione, con il suo sguardo femminile sul mondo. Ha un ritmo, ha un’energia. Ha una luce. Speriamo di accendere questo fuoco anche in chi verrà a vederla». Lella Costa preferisce non dare etichette: «Attribuire un’etichetta come “femminista” a un testo scritto secoli prima di Cristo non ha senso. È un concetto moderno. Ma è sicuramente un’opera femminile: la scelta di avere un personaggio femminile che prende le redini e cambia le cose. Non mi sembra giusto applicare un'etichetta che non appartiene all’epoca, al tempo e alla scrittura. L’idea che ci sia un prevalere del femminile mi sembra un messaggio straordinario ancora oggi». L’attrice milanese non ha dubbi invece sulla tematica della pace e della guerra: «Il tema della pace è attuale purtroppo anche quello della guerra. Non si riesce a credere che, dopo 2500 anni, siamo ancora qui. Come dice Aristofane con gli “esaltati che girano per l’agorà in divisa”: questo concetto dell’esibizione di un’appartenenza a quella che è l’eliminazione fisica di chi non la pensa come te, l’avversario che si può solo annientare». Si dice emozionata: «Devo ancora riprendermi dall’unica volta che sono stata qui e l’emozione è stata tale da provocarmi una specie d’amnesia temporanea.Un’overdose di emozione. Quando sei lì, la senti tutta questa storia». Nel cast anche Marta Pizzigallo (Calonice), Cristina Parku (Mirrine), Simone Pietro Causa (Lampitò), Marco Brinzi (Dracete), Stefano Orlandi (Strimidoro), Francesco Migliaccio (Filurgo), Pilar Perez Aspa (Stratillide), Giorgia Senesi (Nicodice), Irene Serini (Rodippe), Aldo Ottobrino (Commissario), Salvatore Alfano (Cinesia), Didi Garbaccio Bogin (Donna Beota), Beatrice Verzotti (Donna Corinzia), Alessandro Lussiana (Ambasciatore spartano), Stefano Carenza (Ambasciatore ateniese) e Giulia Quacqueri (Pace). E poi allieve e allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. Lisistrata sarà in tournée al Teatro Grande di Pompei (18-20 luglio) e al Teatro Romano di Verona (11 e 12 settembre).

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