Allarme rientrato nel Governo dopo le voci sulle presunte dimissioni del ministro dell’Economia Giovanni Tria. A rassicurare sulla tenuta dell’Esecutivo è lo stesso Mef che interviene per smorzare le tensioni nate sulla manovra Non hanno nessun fondamento le ipotesi di dimissioni del ministro Giovanni Tria. Lo fanno fatto sapere fonti del ministero dell'Economia dopo le tensioni nate nel M5S. In particolare, lo scontro più vivo è stato registrato sulle risorse da destinare al reddito di cittadinanza.
“Il clima è costruttivo - ha sottolineato il presidente della commissione Finanze in Senato Alberto Bagnai -, stiamo lavorando sulle priorità nel rispetto dei vincoli”.
Anche il vicepremier Luigi Di Maio è voluto intervenire: "Con Giovanni Tria non c'è alcuna divisione, quello che stiamo facendo è lavorare tutti insieme per trovare le soluzioni necessarie a portare a casa flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero - spiega il ministro del Lavoro - Smentisco categoricamente che siano state avanzate minacce o ultimatum. Non capisco perché si sia voluta creare una polemica tra me, il M5s e Tria, quando il nostro unico pensiero è approvare una legge di bilancio coraggiosa, ma che tenga i conti in ordine. Tutto il governo ha la volontà di dare pieno sostegno a Tria per i risultati prefissati”.
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