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"Pace fiscale", Di Maio: aiuti ai più deboli, non a chi ha portato soldi all'estero

"Dobbiamo aiutare le fasce più deboli della popolazione, non premiare chi si è portato i soldi all'estero e vuole farli rientrare": così il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha risposto ai giornalisti a Milano che gli hanno chiesto di spiegare la differenza tra 'condono' e 'pace fiscale', visto che il Movimento 5 Stelle non voterà nessun condono.

"Non sto dicendo che la Lega voglia fare questo - ha precisato Di Maio al termine di un incontro ad Assolombarda - però, per quello che sono i nostri valori, deve essere ben chiaro che se ci sono persone che hanno annose questioni con l'agenzia delle entrate, pubblica amministrazione, contenziosi, pendenze e sono piccoli imprenditori, piccoli risparmiatori, padri e madri di famiglia, quelle persone hanno il diritto a dire basta una volta e per tutte".

Ma quindi chi è difficoltà non deve pagare le tasse? hanno chiesto i cronisti. "No, le deve pagare - ha risposto Di Maio -. Qui stiamo dicendo semplicemente che dobbiamo trovare un momento in cui quella persona si siede con l'Agenzia delle entrate, si dicono che questo è quello da pagare, questo è quello con cui ci accordiamo, e d'ora in poi pace, amici come prima".

"Questo mi sembra un principio ragionevole soprattutto se stiamo riformando il fisco", ha concluso.

Da Milano Di Maio è intervenuto anche sul fronte pensioni: "D'ora in poi non ci deve essere più nessun pensionato che prende meno di 780 euro al mese".

A chi gli ha chiesto se questa proposta potrebbe far saltare i conti dello Stato e creare divisioni tra Movimento 5 Stelle e Lega, Di Maio ha risposto: "Io immagino sempre questo dibattito di fronte ai cittadini italiani. Ci sono dei pensionati minimi che in questo momento prendono 400 euro di pensione. A quei pensionati minimi noi stiamo dicendo: tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà e prendono la pensione, devono avere almeno 780 euro al mese. Qualcuno ha il coraggio di opporsi a questa cosa? Per quanto mi riguarda, è nel contratto di governo, si chiama pensione di cittadinanza".

Alla domanda se la proposta sarà attuata da subito, Di Maio ha aggiunto: "Certo, questo è il nostro obiettivo è sta nella legge sul reddito di cittadinanza che istituisce la pensione di cittadinanza".

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