Nelle aziende italiane si arriva ai livelli dirigenziali mediamente dopo i cinquant'anni e comunque per lo più bisogna essere maschi. La regione con più dirigenti ultracinquantenni è il Molise mentre quella che ne ha di meno è la Lombardia, dove i dirigenti che non hanno ancora raggiunto il mezzo secolo sono il 47%. Mentre le dirigenti donne cinquantenni o meno sono solo il 15%. È quanto emerge da un'analisi di DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale che ha rielaborato i dati Istat 2016. Oltre la metà (57%) dei circa 106 mila dirigenti di imprese italiane ha infatti più di 50 anni, con la punta più alta nel Molise (73%) mentre in Lombardia e Trentino Alto Adige sono mediamente più giovani. Dopo il Molise, secondo quanto rilevato da DAS, Sardegna (69%), Umbria e Valle d'Aosta (67% ciascuna) sono le regioni con la percentuale più alta di dirigenti over 50. Al contrario i dirigenti che non superano i 49 anni sono più numerosi in Lombardia (47%) e Trentino Alto Adige (43%). Seguono le Marche (42%) e, con una quota del 40% ciascuna, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Piemonte. Dall'analisi di DAS si evince che meno dell'1% (0,89%) dei lavoratori dipendenti delle imprese italiane sono manager, con una concentrazione più elevata in Lombardia (1,6%, quasi 48 mila), Lazio (1,1%, oltre 16 mila) e Piemonte (1,04, poco meno di 10 mila), più bassa in Calabria (0,12%), Basilicata e Molise (0,13 ciascuno). DAS ha rilevato che quasi la metà (45%) dei dirigenti lavora in Lombardia e poco più del 15% nel Lazio. La loro presenza è significativa anche in Emilia-Romagna (9%) e Veneto (7%). Nel nostro Paese solo il 15% dei dirigenti è di sesso femminile, la percentuale sale al 19% in Basilicata e si attesta al 17% in Lombardia e nel Lazio.