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Aliscafi Messina-Reggio, i sindacati al ministero: "No ai 72 licenziamenti per Liberty Lines"

Aliscafo Liberty Lines

I tre segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Franco Spanò, Amedeo Benigno e Agostino Falanga, con una lettera chiedono un incontro urgente al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per affrontare la vertenza della Liberty Lines.

“La situazione è preoccupante, l’azienda ci ha comunicato di aver avviato le procedure per il licenziamento di ben 72 lavoratori, a questo punto chiediamo con maggiore urgenza un incontro sulla questione della compagnia marittima Liberty Lines per scongiurare il peggio”. La decisione, dopo la cessazione del servizio di collegamento marittimo, con mezzi veloci, sulla tratta Messina-Reggio Calabria.

“Il ministero, nonostante le diverse sollecitazioni, non si è ancora pronunciato sul contratto che scade il prossimo 30 settembre e non ha avviato le procedure per un nuovo bando, la compagnia così sostiene di dover procedere al licenziamento collettivo di tutta la forza lavoro impiegata nella tratta perché impossibilitata a riassorbirla in altre attività”.

“Non possiamo consentire - continuano - che ciò accada, soprattutto in una terra martoriata e dilaniata dalla crisi finanziaria come la Sicilia. Una ulteriore perdita di posti di lavoro porta a una condizione di impoverimento complessivo con pesanti ripercussioni socio-economiche sul territorio, ma non solo”.

“Con la soppressione del servizio si lede ulteriormente il diritto inviolabile alla mobilità dei siciliani. Appare oltremodo doveroso – concludono - segnalare la necessità di garantire la continuità territoriale, in un contesto di insularità per una tratta che è priva anche di un collegamento aereo e lungo la quale si muovono settimanalmente quasi 20 mila passeggeri”.

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