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Manovra, Tria rassicura Bruxelles: "Calo del deficit dopo il 2019"

"Calo del deficit dopo il 2019", lo assicura il ministro dell'Economia Giovanni Tria intervenendo ad un convegno del centro studi di Confindustria. Il governo rivede l'obiettivo di crescita del deficit-pil per il biennio 2020-2021. È questo un segnale considerato positivo dai mercati in attesa del nuovo vertice che dovrà scrivere nero su bianco il Def, slittato nel pomeriggio. Più ottimista anche l'Europa sulle prospettive future della situazione italiana.

Serve oggi una "strategia di politica economica diretta a conseguire una crescita più sostenuta e ridurre il gap di crescita che l'Italia ha avuto con il resto di Europa nell'ultimo decennio. Abbiamo bisogno di una crescita vigorosa, ed allo stesso tempo di una maggiore resilienza". Il ministro Giovanni Tria sottolinea così che serve "uno stimolo di crescita endogeno, con un mutamento profondo delle strategie economiche e di bilancio" rispetto al passato. Un "rilancio investimenti è una componente cruciale", dice ospite di Confindustria.

"La strategia di politica economica del governo si pone l'obiettivo di eliminare entro due anni il divario di crescita rispetto all'Europa e di assicurare al contempo una riduzione costante del rapporto debito-Pil", spiega Tria. "Assicureremo dal prossimo anno ad una accelerazione rispetto al passato della riduzione del debito", garantisce il ministro dell'Economia parlando alla platea del convegno del centro studi di Confindustria. Per il Governo dice è di "importanza fondamentale la riduzione del debito pubblico", nodo che "va affrontato, indipendentemente dai vincoli, per liberare spazi di bilancio" anche per le riforme fiscali.

Nel 2019 ci sarà "uno scostamento dagli obiettivi concordati con la commissione europea dal precedente governo", ma "ci sarà poi un graduale ridursi del deficit negli anni successivi", assicura Tria. Il ministro dell'Economia garantisce che l'azione di Governo non è certamente improntata ad una "finanza molto allegra" che possa far "saltare i conti pubblici per dar spazio alle promesse". Come mantenere quindi gli impegni del contratto di Governo? Con "forte gradualità. Le promesse andranno nel corso della legislatura".

"Il fatto che la traiettoria pluriannuale sul deficit sia stata rivista è un buon segnale", dice il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. Il vicepremier a 5 Stelle Luigi Di Maio ribadisce intanto la sua linea sulla manovra economica: "La manovra del popolo è quasi pronta. Deve essere una vera manovra del popolo. Se nel 2020 e nel 2021 con la crescita, le clausole di salvaguardia, i tagli agli sprechi si abbassa il deficit saremo ancora più contenti, ma in questa manovra deve restare tutto quello che abbiamo promesso agli italiani, altrimenti non ha senso andare avanti".

"I cittadini devono sapere che nel 2019, nel 2020 e nel 2021 ci sarà il reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza, il superamento della Fornero, i rimborsi ai truffati delle banche, l’abbassamento delle tasse per imprese e partite Iva", ha concluso Di Maio.

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