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Affitti, cedolare secca nel settore commerciale: risparmi fino a 2.800 euro in media all'anno

L’introduzione nella manovra della cedolare secca anche nel settore commerciale porterebbe risparmi fiscali medi annui per i locatori di negozi fino a 2.800 euro. È quanto emerge da un’analisi di Solo Affitti che nella simulazione ha ipotizzato un locatore medio, con un reddito lordo di 30.000 euro annui che non gode di alcuna detrazione particolare e che aggiunge a questo reddito da lavoro il reddito da locazione di un negozio di sua proprietà.

A Milano, dove il canone di locazione medio dei negozi è di oltre 1.500 euro al mese, il risparmio fiscale medio annuo derivante dall’applicazione della cedolare secca sarebbe di 2.809 euro, quasi il 35% in più rispetto a Napoli (2.084 euro), dove però il canone di locazione degli esercizi commerciali è più basso (1.150 euro).

Nella Capitale il risparmio fiscale medio che ricaverebbero i locatori di negozi ammonta a 1.800 euro: un valore più basso, in linea con il costo medio degli affitti, che mediamente non supera i mille euro (993 euro) a causa dell’incidenza delle ampie periferie di Roma sul calcolo della media degli affitti in città.

L’analisi di Solo Affitti evidenzia risparmi di 1.268 euro Bari e Firenze, dove il canone di locazione medio mensile è di 700 euro. i vantaggi fiscali si riducono progressivamente a Bologna (1.147 euro) e Torino (1.075 euro), dove i canoni medi sono rispettivamente di 633 euro e 593 euro.

«In nove anni - spiega Isabella Tulipano responsabile ufficio studi Solo Affitti - i canoni medi di locazione dei negozi nelle città capoluogo di regione in Italia sono calati del 23,7% passando da una media di 1.007 euro del 2009 a 768 euro nel 2017. Per quanto riguarda gli uffici, i prezzi di affitto sono scesi del 14,4%, da 610 euro a 522 euro».

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