Lunedì 23 Dicembre 2024

Manovra, dal M5S stop ai preservativi gratis ai migranti

Francesco D'Uva, capogruppo M5S alla Camera

Dietrofront del Movimento 5 Stelle sui contraccettivi gratis per i rifugiati, inseriti in un emendamento alla manovra non concordato con la Lega. La proposta, che prevedeva la gratuità anche per gli under 26 e per i malati affetti da malattie sessualmente trasmissibili, non è stata gradita dagli alleati dei pentastellati e dovrebbe dunque sparire dal mare magnum di richieste di modifica alla legge di bilancio piovute in Commissione Bilancio della Camera. Per quanto lunga e ricca di 'spigolature' - dalla tutela della frutta a guscio ai turisti-archeologi negli agriturismi - nella lista di emendamenti non compaiono però alcuni temi essenziali che governo e maggioranza avevano annunciato, ma che mancano ancora all’appello, dalle pensioni d’oro agli attesi Cir, strumenti di investimento in titoli di Stato destinati alle famiglie. Reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni, cardini della politica economica del governo gialloverde, sono finanziati in due fondi distinti, ma la messa a punto delle norme è rimandata a provvedimenti ad hoc, ddl o decreti da presentare nelle intenzioni prima di Natale. Dall’articolato, così come dagli emendamenti, mancano però le promesse proroghe di Ape social e opzione donna, che sembravano essere già dati per assodati. Probabilmente arriveranno come emendamenti del governo, così come il taglio delle pensioni d’oro su cui non sembra ancora essere stato trovato il compromesso politico tra i due azionisti di maggioranza. L’obiettivo propagandato dal governo è di ottenere 1 miliardo in tre anni. L’obiettivo era quello di alzare un muro contro lo spread puntando sul risparmio delle famiglie, architrave dell’economia italiana. L’idea arrivata dalla Lega era di offrire dei 'Conti individuali di risparmiò per vendere Btp alla clientela retail a zero tasse. Sulla falsariga dei Pir sperimentati dai governi Pd, sui Cir dovrebbe quindi essere azzerata la tassazione sul capital gain (al momento al 12,5% sui titoli di Stato) e dovrebbe essere garantita anche una deduzione sull'acquisto del 23%. A sorpresa giovedì notte il governo ha annunciato l’eliminazione dal decreto fiscale del condono sui redditi non dichiarati, cancellando una delle misure portanti del provvedimento. La Commissione Finanze del Senato inizierà domani l’esame del testo, che verrà dunque rivisto e corretto profondamente, con l’addio alla dichiarazione integrativa ma probabilmente con l’allargamento della pace fiscale agli avvisi bonari e agli omessi versamenti. Nonostante le insistenze del sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, non c'è ancora traccia del saldo e stralcio sulle cartelle superiori a mille euro per i contribuenti in difficoltà. Sempre nel decreto fiscale dovrebbero essere riscritte anche le modifiche alla riforma della Bcc. L’emendamento depositato in Commissione ha infatti scatenato l’allarme delle Federazioni nazionali che ha chiesto di limitarne la portata. La possibilità di ricorrere al sistema di tutela istituzionale dovrebbe essere garantita quindi solo alla federazione dell’Alto Adige, lasciando inalterate le norme sull'adesione ai gruppi unici. Quelle che invece compaiono tra gli emendamenti alla manovra sono molte proposte di piccola portata finanziaria, destinate a settori specifici. Si va dalla tassa sulla pesca sportiva in mare (da 10 a 100 euro), apparsa e poi scomparsa nelle varie versioni del ddl, e ora riproposta dalla Lega, al fondo per la tutela delle castagne e della frutta a guscio promosso dal M5S. La Lega propone infine anche di rendere gli agriturismi piccoli siti archeologici, con la possibilità per i turisti di partecipare agli scavi diventando una sorta di archeologi per un giorno.

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