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Fra assunzioni e tagli, così si riorganizza il lavoro da Ikea

Uno store Ikea - foto Wiki

Ikea spinge sull'acceleratore per chiudere in tempi più stretti il processo di riposizionamento del gruppo e rispondere alle trasformazioni sociali e quindi all'evoluzione del business di mercato. Il colosso svedese dell'arredamento low cost ha ripensato la propria strategia a partire dalla struttura e dal modello di organizzazione, e sta aprendo punti vendita in centro città oltre a rafforzare l'e-commerce, la logistica e le consegne a domicilio.

Ha così annunciato un programma di riorganizzazione che prevede la creazione di 11.500 posti di lavoro, ma allo stesso tempo, spiega Ikea, il piano prevede 7.500 esuberi prevalentemente tra le funzioni amministrative e di supporto globale. Il taglio corrisponde al 4,7% del numero totale di dipendenti.

"Continuiamo a crescere con forza - ha commentato l'amministratore delegato Jesper Brodin - e al tempo stesso riconosciamo che il panorama del retail si sta trasformando a un ritmo che non avevamo mai visto prima". Ikea è infatti nel mezzo di una trasformazione in cui sta posizionando più negozi in centro città e ha già aperto numerosi piccoli showroom proprio per raggiungere meglio i clienti delle aree urbane. Il gruppo svedese si sta preparando a un futuro fatto di megalopoli e abitanti che vivono con pochi soldi e in piccoli spazi. E così la nuova strategia consentirà a Ikea di rivolgersi a un mondo urbanizzato in cui le persone "vivono in piccoli spazi", hanno "portafogli leggeri" e "poco tempo". Queste le parole usate qualche mese fa dall'ad Brodin nel descrivere gli scenari futuri emersi da una ricerca aziendale secondo cui entro il 2030 circa il 60% della popolazione mondiale vivrà in grandi città, il doppio di adesso.

E se l'attenzione sullo sviluppo dei grandi centri commerciali resta confermata, sarà però ridimensionata alla luce delle nuove priorità e opportunità che si sono affacciate con l'online e l'evoluzione del digitale. Altro punto cardine è il rafforzamento dell'offerta di servizi creando un rapporto più diretto con il cliente. L'obiettivo è insomma quello di entrare direttamente nelle case dei potenziali acquirenti sfruttando proprio il digitale, lo shopping online e un servizio migliore di consegna a domicilio. Da qui anche la decisione di rivedere le strategie di pianificazione: se finora l'orizzonte temporale andava dai cinque ai dieci anni, ora si è optato per un approccio triennale in modo da stare al passo con una società in rapida trasformazione.

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