Il ritorno del gelo conferma la tradizione dei giorni della merla, i più freddi dell’anno; le temperature rigide, infatti, stanno mettendo a rischio i raccolti di verdure e ortaggi dopo le gravi perdite subite dall’inizio dell’anno che hanno ridotto le disponibilità sui mercati.
E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del brusco abbassamento delle temperature.
Secondo la leggenda, ricorda la Coldiretti, negli ultimi giorni di gennaio si registrano le temperature invernali più basse, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi, andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine.
Nelle campagne, sottolinea la Coldiretti, le temperature sotto lo zero danneggiano le coltivazioni invernali come carciofi, finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra.
Ora è corsa contro il tempo per raccogliere le produzioni per salvarle dal gelo, dopo un 2018 che ha provocato danni all’agricoltura italiana stimati in circa 1,5 miliardi di euro.
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