Sabato 16 Novembre 2024

Lavoro, cresce l'occupazione in Calabria e Sicilia: boom per Crotone

Tra il 2019 e il 2023 la Calabria registrerà la crescita annua maggiore del valore aggiunto (+0,7%) e dell'occupazione (+0,8%). A dirlo, le stime del rapporto dell’Osservatorio Banche e Imprese di Economia e Finanza su tutte le province meridionali presentato in Senato. In Sicilia, invece, crescerà dello 0,6% all’anno il valore aggiunto e dello 0,5% l'occupazione, in linea con le performance del Mezzogiorno dove, per entrambi gli indicatori, si prevede un +0,6%. (Fonte: stime Obi elaborate sulla base di dati disponibili a ottobre 2018). A livello territoriale, sarà quello di Palermo a crescere mediamente di più nei cinque anni dal punto di vista del valore aggiunto (+0,9%), seguito dalle province di Catania e Ragusa (+0,7%), Enna (+0,6%), Caltanissetta (+0,3), Messina, Siracusa e Trapani (+0,2%) e Agrigento con una crescita nulla. Nel Mezzogiorno sarà Matera la provincia a crescere di più (dell’1,4%), grazie ai benefici derivanti dalla sua designazione a Capitale Europea della Cultura, seguita proprio da Crotone. A livello occupazionale, è sempre Palermo a guidare la classifica con +0,9%, seguita dalle province di Catania e Messina (+0,5%), Trapani (+0,4%), Enna e Ragusa (+0,3%), Agrigento e Caltanissetta (+0,1%) e Siracusa con variazione nulla. A livello di macro-area continuerà a scendere il contributo del Mezzogiorno all’economia italiana; se nel 2000 il 24,7% del valore aggiunto nazionale era prodotto nelle regioni del Sud Italia, nel 2018 questo contributo si è fermato al 22,8% con una stima per il 2023 fissata al 22,6%. Un crollo di oltre due punti percentuali in 20 anni, causa, ma anche effetto, delle negative dinamiche socioeconomiche registrate nel Mezzogiorno in questi anni, tra le quali il calo dell’occupazione (dal 46,3% del 2004 al 44,5% del 2018) e la crescente migrazione di giovani del Sud (negli ultimi 16 anni quasi 600.000).

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