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Il mercato dell'auto crolla quasi del 10%, Fca scende del 19,3%

Il quartier generale della Fca a Auburn Hills

A marzo, primo mese di operatività dell’ecobonus, le vendite di auto in Italia hanno subito un forte calo: secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 193.662 vetture, il 9,6% in meno dello stesso mese del 2018. Preoccupati gli operatori del settore. «La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma, necessari alla richiesta dell’ecobonus stanno disorientando i consumatori e penalizzando l’operatività delle aziende», denuncia Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. Nei primi tre mesi dell’anno sono state vendute 537.289 auto, il 6,5% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso. E' ancora più forte il calo del gruppo Fca che, nell’ultimo mese, ha immatricolato in Italia 48.052 auto, il 19,31% in meno del 2018, con la quota che scende dal 27,8% al 24,8% e da inizio anno 132.109, con un calo del 16,57% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Fca sottolinea la crescita del gruppo nelle vendite ai clienti privati nel trimestre (+17%), oltre che nelle flotte e nel noleggio a lungo termine. Jeep con 23.600 registrazioni nel trimestre, in crescita del 3%, è leader dei suv con l’11,4% nel segmento.

Il calo del mercato auto italiano «assume un peso particolare anche perché generalmente marzo è il mese dell’anno in cui si registra il massimo delle immatricolazioni» sottolinea il Centro
Studi Promotor che indica tra i fattori determinanti la recessione, il fatto che nel 2019 non vi sono più i superammortamenti per le auto e questo penalizza gli acquisti delle aziende, mentre gli acquisti dei privati, pur essendo in discreta tenuta, continuano a essere frenati dalla demonizzazione del diesel. «Pesa anche - spiega il Csp - il rallentamento delle immatricolazioni per alimentare il mercato dell’usato con chilometri zero, soprattutto per alcuni marchi che stanno privilegiando i canali di vendita più remunerativi».

"Questo è un calo che non può non preoccupare l’intero comparto. Un calo che peraltro era stato ampiamente previsto. A questo punto diventa pleonastico ribadire l’urgente necessità di un Tavolo su cui discutere di una visione strategica della mobilità in Italia», aggiunge Crisci. Il presidente dell’Anfia, Paolo Scudieri, spiega che «gli unici segmenti in rialzo nel mese sono i suv compatti (+16%) e i monovolumi piccoli (+7%). Tutti gli altri segmenti hanno visto calare il proprio mercato con variazioni negative a due cifre».

«Toninelli non si smentisce mai: ha inventato il pesce del primo marzo. Un’altra vergogna» commenta Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia. Per LeasePlan, una delle maggiori aziende mondiali nel settore del noleggio a lungo termine, la valutazione del mondo dell’auto aziendale sui nuovi incentivi è positiva anche se i fondi stanziati per erogare i bonus non sono ancora sufficienti.

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