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Arriva il rimborso in favore degli azionisti di Banca Nuova

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro dell’Economia che stabilisce le modalità di accesso al (Fir) ossia al Fondo di indennizzo in favore dei risparmiatori rimasti danneggiati dai crack delle banche finite in risoluzione o in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015.

A darne notizia è l'avvocata Elena Mancuso, membro del direttivo nazionale Adusbef e responsabile della Regione Calabria: “Dopo mesi di attesa e di dibattiti tra governo e associazioni dei consumatori, finalmente i possessori di azioni e obbligazioni subordinate emesse da Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca anche per il Tramite di Banca Nuova e Banca Apulia, Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, otterranno un ristoro pari al 30% del costo di acquisto per gli azionisti e al 95% del costo di sottoscrizione per gli obbligazionisti subordinati, per un tetto massimo di 100 mila euro a persona al netto di eventuali rimborsi ricevuti a titolo di transazione nonché di ogni altra forme di ristoro, rimborso o risarcimento.

Avranno diritto al “ristoro” persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli, coltivatori diretti, con un patrimonio mobiliare inferiore a 100mila euro o con reddito complessivo imponibile, relativo all’anno 2018, inferiore a 35mila euro nel 2018, ma anche organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e microimprese che realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni. A gestire le domande e i rimborsi sarà una commissione tecnica istituita dalla Consap Spa che, entro 20 giorni dall’11 giugno, dovrà rendere operativa “una piattaforma informatica per fornire al pubblico informazioni chiare e complete” sulle modalità di presentazione della domanda di indennizzo e sugli adempimenti necessari.

Entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto la piattaforma dovrà consentire ai risparmiatori di procedere alla presentazione della domanda e dei documenti allegati. Il ristoro spetterà nei casi di “violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza”, violazioni - continua l'avvocata Elena Mancuso - già accertate dall’Arbitro bancario e Finanziario al quale si sono rivolti, per il tramite dell’Adusbef, numerosi azionisti che hanno visto riconosciuto, ancor prima dell’entrata in vigore del FIR, il diritto a ricevere il rimborso delle somme investite.

In Calabria - evidenzia Mancuso - moltissime sono state le azioni collocate prevalentemente da Banca Nuova S.p.A. in qualità di intermediaria della Banca Popolare di Vicenza e dunque tantissimi sono i risparmiatori che hanno diritto ad accedere al FIR. Il mio intento è quello di divulgare l’entrata in vigore del decreto affinchè tutte queste persone possano recuperare, almeno in parte, i risparmi di una vita".

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