Dopo quasi nove ore di tavolo al Mise, le parti sono riuscite a trovare un accordo: ai 1.800 lavoratori di Mercatone Uno sarà garantito l’accesso alla Cigs per tutto il periodo che va dal 24 maggio (giorno in cui la Shernon Holding è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano) fino al prossimo 31 dicembre. Il risultato convince il ministero ma molto meno i sindacati. Il vice capo di gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, si dice «soddisfatto del lavoro svolto per individuare, in sinergia tra le parti, strumenti e soluzioni per fronteggiare una grave crisi occupazionale» e anche pronto ora a individuare «un percorso concreto e condiviso, che possa favorire in tempi brevi un programma di rilancio dei punti vendita e garantire così un futuro ai lavoratori». I sindacati invece non sono soddisfatti o, al massimo, lo sono solo in parte. Il loro obiettivo era infatti quello di calcolare la Cigs non in base agli attuali contratti ma a quelli precedenti alla gestione Shernon, perché più sostanziosi. Soluzione ritenuta però impraticabile dai tecnici del Mise. «Questa cosa per noi è un grosso problema», ha commentato la segretaria nazionale della Filcams, Sabina Bigazzi, a cui si è aggiunto anche il segretario nazionale della Uiltucs, Giuseppe Zimmari, anche lui solo parzialmente soddisfatto e secondo il quale «almeno il primo impegno sull'accesso alla Cigs siamo riusciti a rispettarlo, ma lasciamo ai lavoratori la possibilità di rivendicare il loro diritto». Intanto anche da Unicredit e Agos arriva un supporto a questi lavoratori - che non prendono uno stipendio intero dal mese di marzo - con la sospensione delle rate dei mutui. Slitta, invece, il tavolo su Whirlpool. Era previsto al Mise per questo venerdì 21 giugno ma si terrà martedì 25 perchè il ministro Luigi Di Maio vuole avere un colloquio approfondito «non solo telefonico» con i vertici di Whirlpool Emea prima dell’inizio dell’incontro stesso.