Sabato 16 Novembre 2024

Lavoro, Sicilia e Calabria tra le regioni con il tasso di occupazione più basso in Europa

Quattro su cinque delle Regioni con il tasso di occupazione più basso in Europa sono nel Sud Italia con meno della metà delle persone tra i 20 e i 64 anni che ha un lavoro a fronte del 73,1% medio in Ue. I dati Eurostat riferiti al 2018 sono impietosi con la regione peggiore in graduatoria che è la Mayotte (Regione d’oltremare francese che è in Africa vicino al Madagascar) con il 40,8% delle persone tra i 20 e i 64 anni al lavoro seguita dalla Sicilia con il 44,1%, la Campania con il 45,3%, la Calabria con il 45,6% e la Puglia con il 49,4%. L’Italia pur avendo un tasso di occupazione complessivo medio maggiore di quello della Grecia (il 63% contro il 59,5%) ha un divario più ampio tra le singole regioni con l’Emilia Romagna al 74,4% e la provincia di Bolzano al 79%. La Spagna è già al 67% dal 59,9% del 2014 mentre l'Italia nello stesso lasso di tempo è passata dal 59,9% al 63%. Tra le regioni nelle quali lavora la più alta percentuale di persone tra i 20 e i 64 anni c'è quella di Stoccolma con l'85,7% (l'intera Svezia è all’82,6%). La situazione occupazione del Sud oggi è al centro della manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil a Reggio Calabria per chiedere al Governo un cambio di rotta su politica industriale e investimenti. Il dato italiano è basso soprattutto per la scarsa partecipazione al lavoro delle donne. Nel nostro Paese tra i 20 e i 64 anni lavora il 53,1% delle donne contro il 67,4% medio in Ue (il 75,8% in Germania), ma anche al'interno del nostro Paese ci sono differenze enormi con l’Emilia Romagna con il 66,9% delle donne occupate (superiore alla media Ue) e la Sicilia con il 31,5%. In Campania sono occupate il 31,9% delle donne in età da lavoro (sempre senza considerare quelle tra i 15 e i 20 anni), in Calabria il 33,5% e in Puglia il 35,6%. Nella stessa fascia di età in provincia di Bolzano lavora il 73% delle donne mentre se si va a Stoccolma lavora l’84,3% delle donne (quasi in linea con gli uomini che sono all’87,2%).

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