Il tasso di occupazione a maggio sale al 59,0%, il valore più alto da quando sono disponibili le serie storiche, ovvero dal 1977. Lo rileva l’Istat, spiegando che il numero degli occupati ha così raggiunto 23 milioni e 387 mila unità.
Al tempo stesso il tasso di disoccupazione, nello stesso mese, cala fino ad attestarsi al 9,9%. In discesa di 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile. Si tratta del valore più basso dal febbraio del 2012. Per la prima volta da oltre sette anni il tasso di disoccupazione perde così la doppia cifra. In particolare il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) scende al 30,5%, in calo di 0,7 punti rispetto al mese precedente.
I lavoratori dipendenti «superano per la prima volta il livello di 18 milioni di unità». Mai, da quando sono disponibili le serie, si era segnato un numero così alto. A maggio si registrano aumenti sia per i dipendenti permanenti che per quelli a termine.
La crescita dei primi è però più forte rispetto a quella dei secondi, sia in termini congiunturali (+27 mila contro +13 mila) che tendenziali (+63 mila contro +18
mila). Gli occupati a tempo indeterminato si attestano quindi a 14 milioni 968 mila, mentre quelli a tempo determinato risultano pari a 3 milioni e 64 mila.
Gli occupati indipendenti, che rappresentano sostanzialmente il lavoro autonomo, sono invece 5 milioni 355 mila. In aumento a maggio di 28 mila unità (+12 mila su base annua).
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