Nel 2018 in Italia il numero di pagamenti fatti con moneta elettronica è cresciuto del 6,8%, in accelerazione rispetto all’anno precedente. Emerge dall’Osservatorio carte di credito e digital payments di Assofin, Nomisma e Ipsos, con il contributo di Crif.
L’anno scorso si è registrato un record di importi transati con carte di credito, che hanno superato gli 80 miliardi di euro. Ma l'Italia è ben al di sotto della media Ue per uso delle carte di credito: nel rapporto tra il valore delle transazioni e Pil si posiziona al 24/o posto su 28 paesi europei.
I risultati dell’Osservatorio arrivano proprio all’indomani dell’annuncio del presidente del consiglio Giuseppe Conte che è allo studio un «patto con i contribuenti» con meccanismi premiali per chi usa moneta elettronica.
Nel 2018 all’aumento del numero dei pagamenti è corrisposto un aumento dei volumi complessivi del +4,7%, mentre si è ridotto l'importo medio transato annuo, attestatosi a 1.418 euro dai 1.501 euro del 2017 (-5,5%). Nel 2018 il numero di carte di credito attive in circolazione in Italia era pari a circa 15 milioni di unità contro i 56,3 milioni di carte di debito, tipo bancomat.
La maggior parte delle carte in circolazione è di tipo familiare o personale, solo l’8,2% aziendale. Continuano a crescere le transazioni con prepagate (+26,5%), mentre aumentano i volumi transati con carte opzione o puramente rateali: in circolazione ce ne sono 9,2 milioni, circa un terzo del totale delle carte di credito del sistema.
Caricamento commenti
Commenta la notizia