"L'attenzione mia e del Movimento 5 stelle, anche rispetto alla vertenza lavorativa dei tirocinanti Giustizia, rimane alta. È di pochi giorni fa la conferma del Ministero di Arenula che a breve pubblicherà il bando per 616 operatori giudiziari, posti che a seguito verranno distribuiti in tutte le Regioni in cui sono stati presenti i tirocinanti dell'Upp. In ossequio alla normativa vigente però sarà compito delle Regioni, ed è bene precisarlo, dare indicazioni ai centri per l'impiego per l'avviamento". Lo afferma la deputata del M5s Elisa Scutellà, componente della Commissione Giustizia, che, riferisce un comunicato, "giovedì, nella sede del Ministero di via Arenula, ha partecipato all'incontro tra il vice capo di Gabinetto del Guardasigilli, Leonardo Pucci, ed i coordinatori dei Comitati dei tirocinanti.
L'incontro era mirato a ricevere dei feedback ed un quadro chiaro circa la posizione del Ministero sulla vertenza
lavorativa degli operatori della Giustizia".
"Durante l'incontro - afferma la deputata - si è discusso anche del punteggio aggiuntivo che, previsto sia per i
tirocinanti UPP che per gli ex art. 37, sarà applicato dai centri per l'impiego in sede di formazione della graduatoria. È stata poi precisata l'intenzione del Ministero, sulla scorta di una sempre vigile attenzione al comparto giustizia, di assumere, con contratti a tempo determinato mediante un'ulteriore procedura per circa 1.200 posti, coloro che rimarranno al di fuori dei 616. Rispetto, invece, al bando per l'assunzione di 105 autisti, al momento non è stata ancora fissata la data effettiva di pubblicazione".
"È stato un incontro positivo - sostiene ancora Elisa Scutellà - che ritengo rimarchi la collaborazione del Ministero
a dare risposte sempre più concrete alla platea dei tirocinanti. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di ascoltare tutte le parti in causa per poter trovare le soluzioni che vadano effettivamente incontro alle varie esigenze che si profilano nel bacino variegato dei tirocinanti della Giustizia. Dunque, il lavoro continua, i confronti sono cadenzati e lo scopo finale resta quello di poter rimediare agli errori macroscopici del passato colmando le carenze d'organico e andando incontro ai lavoratori del settore giustizia che con la loro attività, nonostante le innumerevoli difficoltà, contribuiscono a rendere migliore la giustizia italiana".
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