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Manovra, spunta la tassa sulle cartine delle sigarette "fai da te"

Entra una nuova tassa su filtri e cartine per le sigarette 'fai da te', che 'salva' le sigarette elettroniche. Esce l’aumento da 50 a 150 euro delle imposte di registro per chi acquista casa. Entra anche un pacchetto per la Pubblica amministrazione green, con le nuove auto pubbliche che dovranno essere ibride o elettriche. E rischia di uscire il contributo per Radio Radicale, che alla fine resta per un anno in attesa di una gara.

All’ultimo miglio continua a essere un puzzle in piena costruzione la prima manovra giallorossa che introdurrà, alla fine di una lunga trattativa, solo alcuni paletti per la flat tax per le partite Iva, a partire dal divieto di cumulo. L’obiettivo resta quello di chiudere entro il Ponte di Ognissanti, almeno entro venerdì, per mandare il testo in Parlamento entro l’inizio della prossima settimana. L’esame partirà dal Senato che al momento, però, non ha ancora aperto formalmente la sessione di Bilancio. Fino alla fine si cerca di limitare il proliferare di microtasse, invise anche a parte della maggioranza, e di dare una mano a famiglie e anziani: ecco quindi che si conferma la necessità di certificare le spese da portare in detrazione con i pagamenti elettronici (da quelle per lo sport dei figli ai funerali) ma senza includere ticket e acquisti in farmacia, dove si potrà continuare a pagare anche in contanti e a godere dello sconto fiscale del 19%.

Il 2020 vedrà per la prima volta anche una limitazione delle detrazioni in base al reddito: lo sconto scenderà per chi guadagna più di 120mila euro fino ad azzerarsi per chi supera i 240mila euro. Aumentare i pagamenti con la moneta elettronica rimane uno dei capisaldi della manovra, che stanzia 3 miliardi per il cashback che si tradurranno, secondo il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in 100-200 euro di rimborso delle spese tracciabili per ogni consumatore.

Famiglie e imprese beneficeranno anche di altri interventi: dal bonus bebè per tutti i nuovi nati al voucher per i nidi che raddoppia fino a 3mila euro, al pacchetto di incentivi per Industria 4.0 riconfermati, insieme ai bonus per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di mobili. Se le tasse sulla casa vengono bloccate - è stata eliminato anche il mini-aumento della cedolare secca sugli affitti concordati, che resta al 10% - l’esecutivo giallorosso va all’attacco di chi inquina: arriva infatti l’annunciata stretta sul gasolio per i vecchi camion e pullman, con l’agevolazione sull'accisa che scatterà solo per chi ha mezzi almeno euro 4 nel 2020, ed euro 5 dal 2021. Riviste anche le accise sui prodotti energetici impiegati per produrre energia.

Alle imprese però il governo tende una mano "green": più fondi, un credito d’imposta del 10% per tre anni, a chi investe per riconvertire la propria azienda e riduce le emissioni, o consuma meno materie prime. Ma ci sarà anche la spinta alla produzione di bioplastiche e plastiche compostabili, la 'carotà che affianca il 'bastonè della plastic tax. La nuova imposta da 1 euro al kg si applicherà ai prodotti monouso, comprese le bottigliette di plastica, e risparmierà le plastiche riciclabili. Resta anche la sugar tax, l’imposta sulle bevande con zuccheri aggiunti, che non peserà, però, sui prodotti destinati all’export. Arriva poi, un pò inaspettata, una stretta fiscale sui concessionari autostradali: fa infuriare l’Aiscat che già paventa il blocco generale degli investimenti. E rincari si prospettano anche sui prodotti delle trivelle, estratti in terra e in mare.

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