Inizia l’era di Christine Lagarde alla Bce, la prima donna al timone, che prende ufficialmente oggi le redini dell’istituto di Francoforte succedendo a Mario Draghi. Otto anni che vedranno la francese impegnata nel suo nuovo ufficio nel grattacielo a Sonnemannstrasse, in un momento in cui, malgrado la tenuta dell’euro di fronte alla crisi finanziaria, già si addensano come nubi nere le preoccupazioni future a partire dalla bassa inflazione e dal rallentamento dell’economia, dalle tensioni transatlantiche sui dazi, fino ai rapporti con Pechino, senza escludere gli effetti causati dalla Brexit.
Otto anni durante i quali la neo presidente della Bce dovrà cercare di tenere testa per far a fronte all’opposizione interna guidata dalla Bundesbank e dagli olandesi, nel tentativo di mediare tra i falchi, fautori dell’ortodossia monetaria e le colombe.
A tracciare la strada c'è l’eredita lasciata da Mario Draghi che nei precedenti otto anni si è fatto paladino della riforma della governance economica dell’euro e ha cambiato profondamente il volto della Bce rendendola protagonista e sempre più centrale, promettendo di proteggere l’economia dei Paesi Ue e l'integrità dell’euro «whatever it takes». Un’eredità che contempla tra l’altro il lancio del quantitative easing, riavviato appena il mese scorso, ma anche l’avere spronato direttamente i governi europei, soprattutto Berlino, a intervenire per la crescita con politiche di bilancio espansive, fino al nuovo taglio dei tassi.
Lagarde potrà così proseguire nella rotta tracciata dall’italiano che le ha lasciato una Banca centrale europea già ben avviata in una nuova fase di stimolo monetario. E poi quell'attestazione di fiducia che le ha fatto lo stesso Draghi in occasione della cerimonia per il suo addio lo scorso 28 ottobre: «ho la massima fiducia che sarai una magnifica leader alla Bce».
Solo mercoledì scorso la francese aveva criticato il governo tedesco di non investire abbastanza per affrontare l'indebolimento della congiuntura economica. «I paesi che hanno margine di manovra nel loro bilancio non hanno preso le misure necessarie» aveva detto Lagarde. Quelli che hanno un surplus di bilancio come la Germania e l’Olanda, dovrebbero investire di più nelle infrastrutture, aveva proseguito.
Intanto l’istituto di Francoforte le dà il «benvenuto».
Postando una sua foto sul sito in inglese, la Bce le augura "tutto il meglio per il suo mandato di otto anni», ricordando che l’ex numero uno del Fondo monetario internazionale, «è stata nominata dal Consiglio europeo per un mandato di otto anni». Il primo scoglio sarà imparare la lingua di Goethe, come ha scritto Der Spiegel. Un compito che la vede già impegnata con l'ingaggio, come da lei stessa dichiarato, di un "insegnante".
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