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Imu, Tasi, Irpef, Iva e Irap: ecco tutte le scadenze fiscali di dicembre

Un mese di scadenze per i contribuenti che saranno alle prese con tasse, tributi e imposte prima della tregua natalizia. Dicembre è, infatti, uno dei periodi più difficili perché si accumulano diverse scadenze con il fisco e si prevede che nelle casse dello Stato arrivino 28 miliardi di euro, un miliardo in più della scadenza di novembre, precisamente il 28, quando gli italiani versarono 27 miliardi tra Iva e ritenute Irpef di dipendenti e collaboratori.

Il giorno più complicato è domani, 2 dicembre, sul quale si sono riversate tutte le scadenze di fine novembre. Poiché il 30 novembre è stato un sabato, infatti, la scadenza è stata spostata al lunedì successivo, cioè domani.

Scade, intanto, il termine per l’invio dei dichiarativi fiscali per persone fisiche, società di persone e di capitali, e per la presentazione del modello Irap. Questi soggetti sono tenuti a presentare il modello 730 o l'unico.

I titolari di partita Iva, invece, dovranno versare la liquidazione periodica del terzo trimestre sempre entro domani. In scadenza anche il secondo acconto delle imposte dirette: Irpef, Ires e Irap vammp pagate entro domani. Anche le partite Iva con regime forfettario dovranno pagare entro domani il secondo acconto dell’imposta sostitutiva. Inoltre, i professionisti iscritti alla gestione separata devono versare un acconto pari al 50% dei contributi alla cassa previdenziale.

Invece, posticipato di una settimana, quindi al 9 dicembre, il pagamento della rata di rottamazione del saldo e stralcio.

Il 16 dicembre è, infine, il giorno entro il quale pagare le tasse più odiate dagli italiani: quelle sulla casa. Chi possiede seconde case, case di lusso, immobili commerciali, terreni, negozi ed aree edificabili dovranno pagate l'Imu e la Tasi. Una mini buona notizia è che dal prossimo anno la Tasi, imposta sui servizi, verrà abolita e accorpata all'Imu.

In fatto di Imu e Tasi arrivano novità dal decreto fiscale: approvato un emendamento che concede ai contribuenti la possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria posizione con il Fisco, godendo della riduzione delle sanzioni, anche nel caso di mancati pagamenti dei tributi locali come Tasi, Tari e Imu.

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