Lunedì 23 Dicembre 2024

Lavoro in banca, Unicredit taglia 8.000 dipendenti e 500 filiali

Tagli in vista per banca Unicredit. In una nota l'istituto di credito annuncia la riduzione del personale di circa 8.000 unità nell'arco del piano 2020-2023 mentre l'ottimizzazione della rete di filiali porterà alla chiusura di circa 500 sportelli. Gli 8.000 tagli del personale Unicredit si concentreranno soprattutto in Italia, Germania e Austria dove il personale verrà ridotto complessivamente del 21% e verrà chiuso il 25% delle filiali. Il nostro Paese appare destinato a sostenere la parte più consistente degli esuberi: degli 1,4 miliardi di euro di costi di integrazione stimati per la loro gestione, infatti, 1,1 miliardi riguarderanno l'Italia (pari al 78% del totale) e solo 0,3 miliardi l'Austria e la Germania. Il piano strategico di Unicredit prevede di realizzare un utile di 5 miliardi di euro nel 2023, con una crescita aggregata dell'utile per azione di circa il 12% nel periodo 2018-2023. Il ritorno sul capitale tangibile (rote) sarà "pari o al di sopra dell'8%" per tutto il piano, si legge in una nota. "In Sicilia le ricadute riguarderanno centinaia di lavoratori con chiusura di decine di filiali falcidiando la rete già ridotta drasticamente nell’ultimo triennio", afferma Rosario Mingoia, segretario generale Uilca Unicredit Banca. “I dati forniti - continua Mingoia - sono ancora molto generici e devono essere calati nella realtà e soprattutto ripartiti su base geografica. Certo i numeri comunicati confermano le nostre preoccupazioni, in quanto, come abbiamo sostenuto, emerge un ulteriore allontanamento dal territorio con le chiusure di filiali; inoltre con la drastica riduzione di personale annunciata si conferma una strategia di risparmio dei costi basata esclusivamente su quella voce di bilancio. Noi come Uilca non ci stiamo e siamo pronti ad ogni forma di reazione, se non vi sarà un processo di crescita che dovrà necessariamente partire dalle assunzioni indispensabili per fornire una servizio adeguato. Il nostro dovere è creare nuova occupazione che consenta di lavorare con più serenità chi già opera per Unicredit. Infine, non possiamo consentire che vi sia una riduzione di credito alle imprese ed alle famiglie, le banche rappresentano l’unico vero volano per l’economia di un paese. La partita si preannuncia complicata ma noi siamo pronti, ferma restando la volontarietà degli esodi che non può essere messa in discussione", Mingoia.

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