Un concorso ordinario e uno straordinario per l’assunzione di quasi 50 mila docenti, un nuovo concorso per gli insegnanti di religione cattolica dopo 15 anni dall’ultimo, riapertura delle graduatorie di terza fascia, esclusione della rilevazione delle impronte per certificare la presenza dei presidi e del personale ausiliario. Queste e altre novità sono contenute nell’approvazione del decreto legge in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca avvenuta oggi alla Camera. Il testo passa ora all’esame del Senato.
«Dopo anni di disinteresse torniamo a mettere al centro la scuola, l’università e la ricerca, garantendo la continuità didattica, velocizzando il reclutamento di docenti e ricercatori, abbattendo il precariato, sburocratizzando il settore e rafforzando l’inclusione», ha commentato il ministro dell’Istruzione e dell’Università Lorenzo Fioramonti.
I CONCORSI - Nello specifico, viene ampliata la platea di coloro che potranno partecipare al concorso straordinario per l'assunzione di 24.000 insegnanti: possono candidarsi adesso sia i docenti che abbiano maturato servizio nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), sia coloro che abbiano effettuato una delle tre annualità richieste dall’anno scolastico 2008/2009, sia chi sta svolgendo nell’anno in corso la terza annualità di servizio. Inoltre, viene inserito il coding tra le metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso. Vengono poi riaperte le graduatorie di terza fascia con proroga fino all’anno scolastico 2022/2023. Oltre al concorso straordinario, verrà poi bandito un concorso ordinario.
LE GRADUATORIE - Arriva una mobilità volontaria per quei docenti presenti nelle Graduatorie di Merito degli ultimi concorsi, che potranno così spostarsi (in coda a chi è già in quella regione) in regioni dove c'è possibilità di essere assunti in tempi più brevi. Le graduatorie di istituto si trasformano in graduatorie provinciali; i soggetti inseriti in queste graduatorie dovranno comunque indicare un massimo di 20 scuole.
I DIRIGENTI SCOLASTICI - Viene abolita la norma che prevedeva l'obbligo di rilevare la presenza dei dirigenti e del personale Ata con impronte biometriche. Saranno inoltre assunti 146 ispettori; la procedura di internalizzazione dei servizi di pulizia è stata articolata meglio: per i cosiddetti ex LSU, si stabilisce una proroga tecnica di due mesi per consentirne la stabilizzazione.
I PROF DI RELIGIONE - dopo quindici anni dal precedente, arriva un concorso per insegnanti di religione cattolica; la quota riservata al personale in servizio da più di tre anni è del 50%.
NUOVI PROF PER QUOTA 100 - Si prevede di recuperare oltre 9.000 cattedre dai pensionamenti avvenuti con quota 100, dando più insegnanti stabili al sistema. Sono cattedre che andranno a chi ne aveva diritto: docenti che si trovano nelle graduatorie a esaurimento, vincitori e idonei di concorso. «Il 'decreto scuola' presto sarà legge. A dimostrazione del fatto che questo Governo mantiene gli impegni presi e lavora, con determinazione, per dare risposte al mondo della scuola, dell’università e della ricerca», commenta la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani. «Con questo provvedimento cerchiamo di fare ordine nel sistema di istruzione, dando risposte a tante categorie di precari, ma, soprattutto, mettendo al centro il buon funzionamento della scuola», aggiunge la sottosegretaria all’Istruzione, Lucia Azzolina (M5S).
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