Manovra, intesa per ridurre la tassa sulla plastica. Rinvio di 6 mesi per quella sullo zucchero
Tassa sulla plastica che si riduce ancora, a 40 centesimi al chilo, e che probabilmente partirà da luglio. E un rinvio di sei mesi della tassa sullo zucchero. Alla fine di una ventiquattro ore quasi no-stop di trattative la maggioranza raggiunge un’intesa per rivedere sugar e plastic tax e si prende ancora qualche giorno di tempo per mettere a punto le coperture dell’intero pacchetto di modifiche da apportare alla manovra: per le due tasse serviranno infatti un pò più di 300 milioni cui si aggiungeranno, però, gli altri interventi in cantiere, compresi quelli che inizialmente si pensava di lasciare alla Camera e che invece, con ogni probabilità arriveranno tutti al Senato. All’inizio dell’esame parlamentare erano stati preventivati circa 200 milioni per le correzioni dei senatori e altrettanti per i deputati. Risorse che ora dovrebbero confluire nel pacchetto che si finirà di concordare nel weekend: oltre alle microtasse, infatti, sono in 'lista di attesà diverse altre misure, dall’ampliamento del pacchetto Industria 4.0, che si doveva affrontare a Montecitorio, a un rafforzamento degli interventi in favore degli enti locali. Norme, queste ultime, che a questo punto rischiano di essere in bilico. La sugar tax, al momento, deve portare incassi per 233 milioni che saranno più che dimezzati con lo slittamento a ottobre. Mentre gli introiti della tassa sulla plastica dovrebbero essere ridotti di un altro centinaio di milioni. Al momento, nella revisione proposta dal governo con l’emendamento unico presentato nei giorni scorsi, si prevede il dimezzamento da 1 euro a 50 centesimi al chilo dell’imposta, che non si applicherà sui prodotti monouso in plastica riciclata e su tutti i contenitori di medicinali e i dispositivi medici, con un taglio del 70% degli introiti previsti (da 1,1 miliardi a poco più di 300 milioni). La riduzione della platea dovrebbe essere confermata e accompagna appunto da una ulteriore riduzione della tassazione a 0,40 centesimi al chilo e, forse, anche da slittamento di due mesi dell’entrata in vigore, da aprile a luglio. Maggioranza e governo lavoreranno nel fine settimana alle coperture del taglio delle microtasse, che si dovrebbe accompagnare anche a un aumento, probabilmente di 40 milioni, dei fondi per i vigili del fuoco chiesto dal Movimento 5 Stelle. Tra le ipotesi è circolata quella di un aumento sostanzioso della cosiddetta 'tassa sulla fortunà, il 15% di imposizione da applicare alle vincite sopra i 25 euro, che risulta, tra l'altro, tra le coperture proposte in alcuni emendamenti dei senatori M5S. Una soluzione che sarebbe allo studio del governo ma sui cui sarebbe ancora in corso una valutazione. Sembra comunque certo un intervento sul gioco d’azzardo per reperire risorse. Il lavoro dei prossimi due giorni servirà anche a fare una sintesi delle varie proposte avanzate in queste settimane, tra cui quelle dei ministeri. Un primo pacchetto di emendamenti dovrebbe arrivare già sabato e un secondo sarebbe presentato lunedì, raccogliendo tra l’altro le istanze della Camera. Si va dall’aumento delle borse per gli specializzandi in medicina (che si vorrebbe portare almeno a 1.500, o addirittura a 2.000, ma si cercano altri 25 milioni), alla conferma della cedolare secca per i negozi o dei vari bonus rimasti fuori dalla prima stesura della manovra, dal bonus verde per terrazzi e giardini al mare e ferrobonus. Ci sono poi le risorse ulteriori per gli ammortizzatori sociali, a partire dalla Cassa integrazione, o le misure per rafforzare il pacchetto famiglia, dagli asili nido al congedo dei papà da portare a 10 giorni. Tra i capitoli da rivedere ci sarebbe anche l’ultima proposta già avanzata dal governo, quella di una Robin Tax sui concessionari pubblici: l’obiettivo, viene spiegato, è quello di evitare che l’addizionale Ires del 3% per tre anni possa avere un impatto negativo sulle bollette.