Il mercato tutelato dell'energia (gas e luce) si concluderà l'1 gennaio 2022 e non più l'1 luglio 2020: lo prevede un subemendamento approvato dalla commissione Bilancio al Senato. Sarà il Mise, sentita l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), a definire con un decreto «le modalità e i criteri dell’ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali tenendo altresì conto della necessità di concorrenza, pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato». Viene specificato, inoltre, che per l’iscrizione all’Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica a clienti finali dovrà essere garantita «l'affidabilità nel tempo del soggetto iscritto e consentire un efficace contrasto a possibili condotte contrastanti coi generali principi, legali e regolatori, che sovraintendono al buon funzionamento dei mercati e la tutela dei consumatori». Sarà il Mise a vigilare sull'elenco con la possibilità di escludere i soggetti, qualora risultino situazioni di gravi inadempimenti o incongruenze rispetto ai predetti requisiti, o situazioni valutate critiche anche alla luce dei generali principi richiamati che sovraintendono al buon funzionamento dei mercati e alla tutela dei consumatori. Nel settore dell'energia in Italia coesistono due diverse tipologie di mercato: quello tutelato e quello libero. Quello tutelato è il mercato con cui gli italiani hanno avuto a che fare dall'inizio. In questo mercato le tariffe dell'energia sono fissate a priori dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (Arera) ogni tre mesi. Per definirle l'Arera calcola il valore delle materie prime sul mercato. Il mercato libero, nato in seguito alla liberalizzazione avviata con il decreto Bersani, prevede che siano le società a indicare i prezzi e non un'autorità statale e le condizioni economiche scaturiscono dalla libera concorrenza tra i vari operatori del settore dell'energia. L'Arera ha creato un portale dove poter comparare le varie offerte delle società in base alle proprie tipologie di consumi. In entrambi i regimi imposte, costo del contattori e della rete sono identici: cambia il costo della componente energia. Al momento sono ancora molti i consumatori (18 milioni tra famiglie e imprese) che non hanno aderito al mercato libero e si trovano ancora in regime di mercato tutelato. Questi consumatori avrebbero dovuto effettuare la loro scelta tra i vari operatori entro l'1 luglio 2020 ma adesso la data slitta all'1 gennaio 2022.