Qualità della vita, Sicilia e Calabria ultime in tutto: la classifica del 2019 del Sole 24 Ore
Lavoro, ambiente e salute. Numeri impietosi per Sicilia e Calabria, ancora una volta in coda alla classifica sulla qualità della vita delle città italiane stilata dal Sole 24 Ore. L’indagine che fotografa il benessere nelle province italiane vede infatti ben otto province di Sicilia (sei) e Calabria (due) tra le ultime dieci. Una performance negativa, quella del Mezzogiorno, che conferma le tendenze degli ultimi anni. Se Caltanissetta si conferma ultima per la quarta volta negli ultimi 30 anni, Crotone (106°) è penultima. A completare le ultime dieci posizioni sono Messina (100°), Trapani (101°), Agrigento (102°), Vibo Valentia (103°) ed Enna (104°). La tendenza che caratterizza le province meridionali sono gli scarsi punteggi ottenuti nella voce "demografia e società" che include, tra gli altri, indicatori come saldo migratorio, mortalità, tasso di natalità e aumento della speranza di vita. Unica eccezione, in questo senso, è Catania che si piazza al 14° posto. Ma a pesare maggiormente sul posizionamento finale, ovviamente, sono gli indicatori "ricchezza e consumi" e "affari e lavoro". I dati sull'occupazione infatti collocano Calabria e Sicilia in coda. Le regioni meridionali non spiccano nemmeno sul piano dei servizi come sanità e trasporti e "giustizia e sicurezza", nonostante le prime posizioni per reati denunciati vedano sul podio le regioni settentrionali. Messina perde quattro posti. La città dello Stretto passa dal 96° al 100° posto in un anno. In particolare Messina ha fatto registrare le seguenti performance: 98° posto nel settore Affari e Lavoro; 86° posto Ricchezza e Società; 85° posto Demografia; 84° posto Giustizia; 82° posto Ambiente; 62° posto Cultura. Messina risulta anche 105° nel settore dell'occupazione e 107° per imprese in rete. A livello nazionale, invece, brilla Milano. Il capoluogo lombardo, come sottolinea il Sole 24 Ore, si conferma in testa alla classifica. Performance super sotto il profilo dell’andamento demografico, con un aumento dei residenti che continua costantemente dal 2012. Premiato lo stile di vita sempre più verde e sempre più smart. Al vertice anche l’offerta culturale particolarmente nutrita, i piani di sviluppo della periferia e la locomotiva imprenditoriale che in città genera lavoro e ricchezza, tanto da attirare nuovi abitanti. Male, come detto, la sicurezza, visto l'alto numero di reati denunciati.