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Assicurazione familiare, parte domenica e arriva anche il "malus" per chi fa incidenti

Scatterà come previsto domenica 16 l'Rc auto familiare, la nuova modalità di assicurazione che permetterà di estendere a tutti i componenti del nucleo familiare la classse di migliore presente già in un'assicurazione di un familiare.

Si pensava inizialmente a un rinvio dopo la presentazione di alcuni emendamenti al decreto Milleproroghe che proponevano uno slittamento della sua entrata in vigore ma questi emendamenti non sono stati approvati.  Unica novità sarà il "malus" che, estesa a veicoli diversi (auto/moto) e anche ai rinnovi delle polizze, prevedeva solo il meccanismo di 'bonus'. In pratica nel caso in cui il beneficiario del contratto familiare con veicolo di diversa tipologia (presumibilmente moto o motorino) causi un incidente con danni superiori a 5.000 euro, potrà subire alla successiva stipula - solo lui e non gli altri familiari - un declassamento di 5 classi di merito.

«Al verificarsi di un sinistro in cui si sia reso responsabile in via esclusiva o principale un conducente collocato nella classe di merito più favorevole per il veicolo di diversa tipologia e che abbia comportato il pagamento di un indennizzo complessivamente superiore a euro cinquemila, - si legge nell’emendamento - le imprese assicurative, alla prima scadenza successiva del contratto, possono assegnare, per il solo veicolo di diversa tipologia coinvolto nel sinistro, una classe di merito superiore fino a cinque unità rispetto ai criteri indicati dall’Ivass».

Le disposizioni, viene ancora chiarito, «si applicano unicamente ai soggetti beneficiari dell’assegnazione della classe di merito più favorevole per il solo veicolo di diversa tipologia». La prima versione dell’emendamento Mancini, che conteneva peraltro uno slittamento dell’entrata in vigore del sistema (proposta presentata anche da M5S, Iv e FI), prevedeva che il malus fosse familiare, così come il bonus, e che la penalizzazione dopo l’incidente riguardasse dunque tutti gli assicurati all’interno dello stesso nucleo.

La riformulazione voluta dal Ministero dello sviluppo non solo fa sparire il rinvio ma punta invece sul malus individuale. In questo modo vengono comunque incoraggiati comportamenti virtuosi che si sarebbero invece persi con l’entrata in vigore del nuovo sistema così come introdotto dal decreto fiscale.

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