Disagi in vista martedì 25 febbraio per lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il personale delle società e compagnie del trasporto aereo. Alla base della protesta, proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, c'è la «grave crisi che imperversa nel settore e il proliferare di situazioni di pesante crisi industriale» come Air Italy e Alitalia.
A questo si aggiunge il nodo dell’annullamento del finanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo che contribuisce ad integrare i redditi dei lavoratori posti in ammortizzatore sociale. Alitalia è stata costretta a cancellare oltre 350 voli: 313 nella sola giornata di martedì, una ventina nella serata del 24 e un’altra ventina nella prima mattinata del 26.
Regolari invece i voli del 25 nelle fasce garantite dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. La compagnia ha attivato un piano straordinario di riprotezione dei passeggeri con aerei più capienti che, secondo le stime, permetterà di far viaggiare nella stessa giornata del 25 circa la metà di chi ha un biglietto per quella data.
Lo sciopero è il terzo stop nazionale dal luglio scorso, a cui si aggiungono gli scioperi di numerose aziende del settore. «Da ormai troppo tempo - lamentano i sindacati - richiediamo inascoltate un tavolo di lavoro ministeriale e una cabina di regina che abbia la finalità di riscrivere le regole del settore».
In particolare il Fondo di solidarietà del trasporto aereo dovrebbe ammontare, secondo le sigle, a 130 milioni che servono ogni anno per integrare l’80% dei redditi dei lavoratori (sono 13 mila i lavoratori attualmente interessati da assegnazione di ammortizzatori sociali, con punte anche di 17 mila unità raggiunte nel recente passato), ma la somma disponibile per il 2020 è invece di 80 mila euro.
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