L'utilizzo del congedo parentale previsto dal decreto Cura Italia per i lavoratori dipendenti e i collaboratori iscritti alla gestione separata è stato esteso fino al 13 aprile. Lo chiarisce l'Inps con una circolare pubblicata oggi riferita al dpcm del 1 aprile.
La norma prevede la possibilità di utilizzare nel complesso 15 giorni di congedo con un'indennità pari al 50% della retribuzione e la copertura della contribuzione figurativa.
L'articolo 23 del decreto Cura Italia - si legge - "ha previsto un congedo per la cura dei figli durante il periodo di sospensione delle attività scolastiche, che può essere fruito da uno solo dei genitori oppure da entrambi, ma non negli stessi giorni e sempre nel limite complessivo (sia individuale che di coppia) di 15 giorni per nucleo familiare, la cui fruizione è, inoltre, subordinata alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa o altro genitore disoccupato o non lavoratore".
Era prevista la possibilità di fruire dello specifico congedo a partire dal 5 marzo 2020, per il periodo di sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado disposto con il Dpcm del 4 marzo 2020, cioè entro il 3 aprile 2020.
"Alla luce del Dpcm del 1° aprile 2020, che prevede la proroga ulteriore del periodo di sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, su conforme parere ministeriale - conclude la circolare - sono prorogati fino al 13 aprile 2020 anche i termini per la fruizione dei 15 giorni di congedo in parola".
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