Venerdì 20 Dicembre 2024

Possibile integrare Reddito di emergenza e Reddito di cittadinanza

Sarà possibile integrare Reddito di emergenza e Reddito di cittadinanza. A dirlo la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo: per i "lavoratori poveri, compresi gli autonomi - spiega - sarà possibile sommare il piccolo sostegno che ricevono fino alla soglia del Rem. Chi prende 200 euro di Rdc potrà integrare fino ad arrivare a 400 euro di Rem». Il Reddito di emergenza (Rem) è un provvedimento che potrebbe dare una boccata d'ossigeno a un milione di famiglie, circa due milioni e mezzo di italiani, che ne potrebbero beneficiare per un periodo compreso fra due e tre mesi. Il Reddito di emergenza sarà "un reddito temporaneo per due o tre mesi" e "immaginiamo - ha confermato Catalfo, in una intervista su Repubblica.it - una platea di un milione di famiglie e una spesa tra 1,2 e 1,8 miliardi. L'assegno varia da 400 euro per un single a 800 euro per una famiglia". Sarà possibile integrare Rem e Reddito di cittadinanza: per i «lavoratori poveri, compresi gli autonomi -spiega- sarà possibile sommare il piccolo sostegno che ricevono fino alla soglia del Rem. Chi prende 200 euro di Rdc potrà integrare fino ad arrivare a 400 euro di Rem». Secondo i dati dell'Istat a marzo l'occupazione è diminuita di 27mila unità rispetto a febbraio e di 121mila rispetto a marzo 2019 registrando una sostanziale tenuta, anche per effetto delle misure intraprese dal governo. "Ciò dimostra - ha aggiunto la ministra del Lavoro - che si sta andando nella giusta direzione per evitare che questa emergenza sanitaria si tramuti in disastro economico e sociale. Così nel prossimo decreto cercheremo di perfezionare il decreto Cura Italia - che come prima risposta all'emergenza ha garantito un sostegno a circa 19 milioni di persone - inserendo il Reddito di Emergenza e dando il bonus anche a categorie finora escluse", aggiungono. "Il nostro impegno è volto a garantire futuro e dignità a tutti i lavoratori, non permetteremo che qualcuno rimanga indietro". Intanto prosegue il confronto nel governo sul decreto con le misure economiche a sostegno di famiglie e imprese, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri a metà della prossima settimana. Non è stato risolutivo, a quanto si apprende, il vertice di ieri sera di quasi tre ore tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione dei partiti di maggioranza, Franceschini, Speranza, Bonafede e Bellanova, il sottosegretario Riccardo Fraccaro, il viceministro Laura Castelli e il deputato di Iv Luigi Marattin. L'incontro è servito, a quanto viene riferito, per un primo esame dei capitoli che costituiranno l'ossatura del provvedimento ma serviranno nuove riunioni nei prossimi giorni per proseguire il lavoro. Restano non solo tensioni e distanze su grandi temi come il reddito di emergenza e le misure per la famiglia, ma c'è anche da gestire una mole di decine di proposte arrivate dai diversi ministeri. Il testo perciò non sarebbe ancora composto e non solo perché si attende il via libera Ue a un nuovo allentamento delle regole sugli aiuti di Stato per intervenire nel capitale delle imprese.

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