Il reddito di emergenza sarà corrisposto in due quote e le domande vanno inoltrate all’Inps entro il mese di giugno. È quanto prevede la nuova bozza del decreto rilancio, che potrebbe ancora subire modifiche, prima del possibile approdo del testo nella riunione di domani del Cdm. A CHI SPETTA IL REM: Il reddito d'emergenza è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della domanda, dei seguenti requisiti:
- residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio
- un valore del reddito familiare, nel mese di aprile 2020, inferiore ad una soglia pari all’ammontare di cui al comma 5
- un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000, il massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159
- un valore dell’Isee inferiore ad euro 15.000.3. Il Rem non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito» altre indennità".
A CHI NON SPETTA IL REM: Il Rem non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che siano al momento della domanda in una delle seguenti condizioni:
- essere titolari di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità
- essere titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore alle soglie di cui al comma 5
- essere percettori di reddito di cittadinanza, di cui al Capo I del decreto-legge n. 4 del 2019, ovvero le misure aventi finalità analoghe di cui all’articolo 13, comma 2, del medesimo decreto-legge.4.
A QUANTO AMMONTA IL REM: ciascuna quota del Rem è determinata in un ammontare pari a 400 euro, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, fino ad un massimo di 2, corrispondente a 800 euro, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini Isee. COME SI RICHIEDE IL REM: il Rem è riconosciuto ed erogato dall’Inps previa richiesta tramite modello di domanda predisposto dall’Inps, presentato secondo le modalità stabilite dall’Istituto». «Nel caso in cui in esito a verifiche e controlli emerga il mancato possesso dei requisiti, il beneficio è immediatamente revocato, ferma restando la restituzione di quanto indebitamente percepito e le sanzioni previste a legislazione vigente". COME VIENE EROGATO IL REM: per le famiglie che non beneficiano di altri sussidi arriva il Rem, il reddito di emergenza, che sarà riconosciuto «in due quote» tra i 400 e gli 800 euro ciascuna in base al nucleo. Lo prevede la bozza del decreto Rilancio ancora suscettibile di modifiche. Il nuovo strumento sarà gestito dall’Inps. La domanda andrà presentata entro la fine di giugno. Previsto un limite di Isee di 15mila euro e di patrimonio entro i 10mila euro (tetto che può crescere fino a 25mila in base al nucleo e alla presenza di disabili).