Carlo Bonomi è il nuovo presidente di Confindustria. L’assemblea privata dei delegati, riunita in via telematica, lo ha eletto all’unanimità. I 'si' sono infatti stati 818, nessun 'nò e una scheda nulla. La partecipazione è stata altissima, pari al 94,13% degli aventi diritto al voto, e una percentuale record dei consensi espressi pari al 99,9%. Bonomi era stato designato lo scorso 16 aprile con 123 voti favorevoli del Consiglio generale contro i 60 della sfidante Licia Mattioli. Succede a Vincenzo Boccia e sarà alla guida di Viale Astronomia per il quadriennio 2020-2024. La consueta assemblea pubblica che doveva tenersi domani è stata rinviata a settembre. Una possibile data è lunedì 28. Il nuovo leader degli industriali da presidente designato, lo scorso 26 aprile ha subito sferzato la politica e lanciato un appello: è il momento di una «grande coesione nazionale» e della «lealtà» tra tutte le parti in causa, serve «una maggiore concretezza, meno slogan, meno frasi fatte». Ha sottolineato che la liquidità alle imprese deve arrivare «velocemente» e bisogna anche progettare la fase 3 «quella dei grandi investimenti sul territorio, di cui nessuno parla». Bonomi ha anche messo in chiaro che «voler contrapporre la salute al lavoro non è mai stato nelle corde» di Confindustria. Ed è tornato a parlare di un «sentimento fortemente antindustriale» - come nel suo primo discorso - evidenziando che «bisogna avere tutti l’onestà intellettuale e la correttezza di affrontare questo tema» della ripartenza «con la voglia di stare uniti e coesi con la voglia di guardare al futuro e non con lo specchietto retrovisore». «Servono meno slogan, meno frasi fatte e dare una maggiore concretezza», ha detto. Oggi l’assemblea privata di Confindustria ha anche approvato il bilancio 2019 che rileva un avanzo della gestione operativa e finanziaria di euro 30.794, in linea con quanto previsto nel Budget di periodo. Nell’esercizio in corso è proseguita l’implementazione del piano strategico approvato a novembre 2017 dal Consiglio Generale, con il completamento di circa il 90% degli obiettivi di sviluppo previsti. Il totale oneri e il totale proventi della gestione operativa e finanziaria si attestano a 37,4 milioni di euro. Il totale oneri, confrontato con la serie storica, si presenta sempre in evidente riduzione rispetto ai valori del 2002. Confindustria presenta al 31 dicembre 2019 un patrimonio netto di 205,5 milioni di euro con una riserva attività istituzionali di 49,2 milioni di euro.