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Nuove regole per la cassa integrazione: procedura semplificata e pagamento diretto dall'Inps

Scatta la procedura semplificata per la Cig in deroga. Sono partite le richieste all’Inps per il pagamento diretto della cassa con l’anticipo del 40% delle spettanze: le regole sono cambiate e per questo ammortizzatore non bisognerà più passare per le Regioni ma fare la richiesta direttamente all’Istituto.

Le nuove regole valgono per le settimane successive alle prime nove previste dal decreto Cura Italia mentre per le prime si dovrà continuare a seguire il vecchio iter. Nelle prime cinque ore dell’attivazione sono arrivate oltre 2.000 domande, ha spiegato il presidente Pasquale Tridico che ha anche annunciato che l’istituto ha evaso tutte le domande - per un totale di 4,2 milioni di pagamenti - presentate regolarmente entro il 31 maggio.

Dopo questa data ne sono arrivate a giugno altre 800 mila che stanno per essere smaltite: ne rimane sono una giacenza relativa a 123mila lavoratori ancora in attesa. Tridico ha difeso l’operato dell’istituto, che in questi giorni è stato al centro anche delle polemiche politiche con la richiesta di alcuni esponenti di opposizione di dimissioni. «E' veramente un’offesa continuare a dire che la P.a durante questo periodo non ha fatto niente: ha gestito risorse che normalmente si gestiscono nel corso di anni - ha detto, sostenendo che l’Inps è stato incaricato di un «ruolo e di una funzione eccezionali». Certo - ha riconosciuto Tridico. - «ci sono state criticità» ma le risposte sono arrivate con «efficienza e prontezza»: «ci sono ancora lavoratori che non hanno ricevuto denaro per diversi motivi, ma non per negligenze dell’Istituto: possiamo pagare solo quando abbiamo domande regolari».

L’Inps ha pubblicato anche i dati aggiornati. Per la cassa integrazione con causale Covid e per gli assegni di solidarietà sono stati autorizzati a maggio 849 milioni di ore, in linea con gli 832 milioni autorizzati ad aprile per un totale che sfiora in soli due mesi 1,7 miliardi di ore, record di sempre. Queste richieste si riferiscono solo alle prime nove settimane di cassa previste dal decreto Cura Italia.

Nel complesso le ore di cassa e assegno ordinario autorizzate a maggio, comprese quelle non Covid, sono state 871 milioni con una crescita del 3301% su maggio 2019. Il decreto Rilancio - ricorda l’Inps - ha esteso la durata della cig con causale Covid da 9 a 18 settimane ma ha previsto che la fruizione delle ultime quattro andasse fatta dopo il primo settembre, una volta esaurite le altre. Con il decreto 52 del 16 giugno si è anticipata la possibilità di utilizzo delle ultime quattro settimane prima del primo settembre ma comunque per le aziende che avevano già utilizzato le prime 14 (9 + 5).

Le domande di cassa integrazione - ha spiegato l’Inps - devono essere inviate entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa. Per consentire un graduale adeguamento al nuovo regime, il decreto 52/2020 ha stabilito che i termini sono spostati al 17 luglio 2020 (trentesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore del decreto-legge) se questa data è posteriore a quella prevista per la scadenza dell’invio delle domande. Le domande riferite ai periodi di fermo del lavoro che hanno avuto inizio tra il 23 febbraio e il 30 aprile 2020 devono essere inviate, a pena di decadenza, entro il 15 luglio. Le domande di cig in deroga con il pagamento diretto dell’Inps dovranno riguardare periodi sospensione dell’attività a partire dal 26 aprile. La crisi economica legata all’emergenza epidemiologica si riflette anche nei dati sul precariato.

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi tre mesi del 2020 sono state 1.338.000 con un calo rispetto al primo trimestre del 2019 del 24%. Solo a marzo il calo è stato del 37,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

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