Lunedì 23 Dicembre 2024

Bonus vacanze, 350 mila già emessi: "Meno di un minuto per completare la pratica"

Da quando è partito, cioè dal primo luglio, sono già stati emessi 350 mila i bonus vacanza per un valore totale di 150 milioni. Sono i dati forniti dal viceministro all'Economia, Laura Castelli, su Facebook. «Dal primo luglio è partito il bonus vacanza. Lo state richiedendo in tanti. In meno di una settimana quasi 350 mila bonus emessi per un controvalore di 150 milioni di euro». Che posi sottolinea l'importanza della scelta dell'app IO: «Abbiamo scelto la App IO per l’erogazione, garantendo così un tempo inferiore al minuto per completare la pratica». Secondo il ministero dell'Innovazione l'app IO, l’applicazione dei servizi pubblici, lanciata ad aprile scorso, è stata scaricata sul cellulare da oltre 1 milione di persone. Attraverso l’applicazione IO, fra l'altro, è possibile fruire di molti servizi digitali delle amministrazioni pubbliche centrali e degli enti territoriali, dal pagamento del bollo auto, ai servizi legati all’anagrafe, ai servizi scolastici come la notifica dei bandi di iscrizione, il pagamento dei servizi di trasporto e di mensa, l’iscrizione al nido. Non tutti però sono convinti dalla bontà del bonus vacanze. Il Codacons sottolinea, ad esempio come ci siano «ancora problemi sul fronte del Bonus vacanze, che sta deludendo sotto ogni punto di vista le attese e non soddisfa nè i consumatori, nè gli operatori turistici. Molti consumatori denunciano come le strutture ricettive non accettino l’incentivo nel caso di soggiorni brevi, oppure impongano ingiustificate soglie minime di spesa ai clienti: chi vuole godere del bonus, in sostanza, deve spendere presso l’albero più del valore del sussidio, altrimenti la prenotazione non viene accettata». Anche quando a richiedere il bonus per conto di un cliente è l’agenzia di viaggi, molti operatori pongono un netto rifiuto, per non pagare le commissioni all’agenzia intermediaria. Infine, sulla base delle segnalazioni giunte al Codacons, risulta che i B&B sono le strutture dove più spesso viene rifiutato il bonus vacanze. Il bonus vacanze può essere richiesto dalle famiglie con Isee entro i 40 mila euro e ha un valore di 500 euro se il nucleo è di almeno 3 persone, 300 euro con 2 persone e 150 euro per i single, per pagare strutture ricettive come alberghi, b&b o campeggi. L’80% del bonus si traduce in uno sconto immediato, il resto arriva come detrazione con la dichiarazione dei redditi. Il bonus viene erogato attraverso IO, la app per i servizi pubblici, cui si accede con Spid o carta d’identità digitale, che genererà un codice qrcode da presentare alle strutture che aderiscono all’iniziativa. Il bonus può essere usato fino al 31 dicembre 2020 da uno dei componenti del nucleo familiare, anche diverso dal soggetto che lo richiede, e può raggiungere un importo massimo di 500 euro nel caso delle famiglie composte da almeno tre persone. Per le famiglie composte da due persone, l’importo del bonus è pari a 300 euro e, in caso di nuclei familiari composti da una sola persona, pari a 150 euro. Per fruire del bonus, le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da una sola struttura ricettiva e vanno documentate con fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore, con indicazione del codice fiscale di chi intende fruire del bonus. Per richiedere l’agevolazione il cittadino deve installare ed effettuare l’accesso a IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA. Una volta entrati nell’app, a cui si accede mediante l’identità digitale Spid o la Carta d’Identità Elettronica, il contribuente dal 1 luglio e fino al 31 dicembre 2020 potrà richiedere il bonus dopo aver verificato di averne diritto (se ha, cioè, una Dichiarazione sostitutiva unica - Dsu - in corso di validità, da cui risulti un indicatore Isee sotto la soglia di 40mila euro). In caso positivo otterrà un codice univoco e un Qr-code che potranno essere utilizzati per la fruizione del bonus. Per poter accedere al bonus è quindi importante, anche prima del 1 luglio 2020: assicurarsi di avere presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per il calcolo dell’Isee; dotarsi di una identità digitale Spid, se non si è già in possesso di una Carta d’Identità Elettronica abilitata per l’accesso all’app IO (versione CIE 3.0); installare sul proprio smartphone IO - l’app dei servizi pubblici.

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