Balzano i prezzi al consumo nel carrello della spesa, dal latte (+3,1%) ai salumi (+3,5%), dalla verdura (+4,6%) alla frutta (+11%) fresche ma anche carne (+2,7%) in controtendenza con l'andamento generale che su base annua vede il Paese in deflazione (-0,2%). E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi all'inflazione a giugno che registra una spinta al rialzo dei prezzi del +2,3% per gli alimentari, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Nel carrello della spesa si rilevano aumenti anche per il pesce surgelato (+3,5%), pasta (+3,3%), zucchero (+2,8%), acqua minerale (+1,8%), formaggi (+1,6%) e pane (+1,4%), spinti dagli sconvolgimenti della domanda di un mercato ancora lontano dal tornare alla normalità dopo il lockdown. A incidere sulle quotazioni, sottolinea la Coldiretti, sono le difficoltà in cui continua a versare la ristorazione, ancora alla prese con una difficile ripartenza.
Una situazione che ha favorito le speculazioni al ribasso nei campi e nelle stalle con il paradosso che mentre i prezzi al consumo aumentano quelli pagati agli agricoltori e agli allevatori crollano, dalla carne al latte fino a molti ortaggi. Le quotazioni riconosciute ai produttori in molti settori - sottolinea la Coldiretti - non coprono più neanche i costi e mettono a rischio il sistema agroalimentare nazionale.
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