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Assegno unico universale, 250 euro al mese e aumento dal terzo figlio

Per l'assegno unico universale per i figli, dopo l'unanimità alla Camera si attende adesso l'ok definitivo al Senato. Via libera che potrebbe  arrivare velocemente, visto l'accordo sulla norma che si è trovato alla Camera. Poi toccherà all’esecutivo con i decreti delegati, che avranno bisogno, però, di ulteriori risorse oltre a quelle degli attuali aiuti per le famiglie (dalle detrazioni per i figli a carico all’assegno familiare).

Si parla di almeno altri 4 miliardi, vista la volontà di estendere la misura e di portare l’assegno mensile tra i 200 e i 250 euro mensili, che aumentano a partire dal terzo figlio e che potrebbero arrivare a raddoppiare in caso di disabilità. L'idea è quella di un assegno mensile destinato alle famiglie con figli che venga versato mensilmente dal settimo mese di gravidanza al compimento del 21esimo anno di vita dei figli.

"L'assegno unico universale - ha detto il ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti - è una rivoluzione storica per le donne, uno dei pilastri della prima riforma integrata di politica familiare, Family act, che riconosce come elemento primario di ripartenza del Paese, il lavoro femminile. Nel nostro Paese per troppo tempo abbiamo costruito un’antitesi tra l’esperienza della maternità o familiare e l’esperienza lavorativa. Le donne si sono dovute dividerà a metà, questa ricomposizione che rende le donne libere di scegliere è il vero risultato storico".

COSA PREVEDE. Ogni mese le famiglie ricevevano un assegno per ciascun figlio dalla nascita fino ai 21 anni. L'assegno unico e universale è un aiuto soprattutto alle famiglie numerose visto che dal terzo figlio è prevista una maggiorazione dell'importo.

QUANTO VALE. L'ammontare della cifra dell'assegno unico oscilla tra i 200 ed i 250 euro mensili ma molto dipenderà dalla riforma fiscale perché l'obiettivo è quello di "riordinare, semplificare e potenziare" le misure già esistenti a sostegno dei figli a carico, in particolare eliminare le molte detrazioni attualmente esistenti ed evitare che alcune famiglie possano rimetterci con la nuova misura. Sarà superiore la cifra per le famiglie che hanno figli disabili, quantificata tra il 30% ed il 50% in più dell'importo base. Ovviamente la modulazione della somma sarà stabilita sulla base della condizione economica del nucleo familiare (ISEE) e tenendo conto dell'età dei figli a carico.

QUANDO SPETTA. L'erogazione dell'assegno decorre dal settimo mese di gravidanza, mentre per i maggiorenni a carico sarà dato "a determinate condizioni" e fino al compimento del ventunesimo anno di età, con possibilità di corresponsione dell'importo direttamente al figlio.

LE FINALITÀ. L'obiettivo, come più volte annunciato dalla ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti è di cominciare ad erogare la somma mensile a tutte le famiglie dal prossimo anno. Una cifra "chiara e definita" per ogni figlio, secondo Bonetti, che aiuterà a "calibrare la progettualità di vita delle famiglie" e sancisce che "ogni bambino è un valore per tutta la comunità".

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