«Se sarà possibile rendicontare nel Recovery Fund il bonus 110% per l’efficientamento energetico degli edifici, credo che questa misura vada prolungata per tutto l'orizzonte temporale di impegno delle risorse europee, ossia fino al 2023. Questa potrebbe essere una delle scelte strategiche da inserire nella prossima legge di Bilancio». Così il viceministro dell’Economia Antonio Misiani in un’intervista in apertura del Messaggero.
«La legge di Bilancio dovrà cambiare passo rispetto ai decreti anti-crisi di questi mesi, mettendo in campo una serie di riforme strutturali e una fortissima spinta per gli investimenti pubblici e privati», afferma Misiani. La riforma fiscale «deve essere funzionale ad una serie di obiettivi: alleggerire il carico sulle famiglie con figli a carico, sui redditi medi e bassi, e razionalizzare le tax expenditures. Servirà individuare un modello di organizzazione dell’Irpef che sia il più rispondente a questi criteri», prosegue il viceministro. «Sul tavolo ci sono diverse ipotesi. Il modello tedesco è sicuramente una delle più interessanti».
«Sarà una riforma che avrà un impatto, l’ammontare delle risorse messe in campo sarà piuttosto consistente», evidenzia ancora. «Solo per l’assegno unico per i figli ci vorranno diversi miliardi».
In merito alla moratoria sulle cartelle fiscali che scade il 15 ottobre e alla possibilità di una nuova pace fiscale, «credo sia necessario usare buon senso in una fase ancora difficile. Verificheremo in sede di conversione del decreto agosto la fattibilità di ulteriori interventi per quanto riguarda le cartelle esattoriali», dice Misiani. Quanto alla possibilità che la rottamazione arrivi già con la conversione del decreto agosto, «non credo sia quella la sede. Penso più che una questione del genere possa essere affrontata con la legge di Bilancio, ma per ora non è in discussione».
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