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Istat, lieve calo delle ore lavorate: a settembre assenti dal lavoro aumentano solo 0,7 punti sul 2019

A settembre il numero di ore pro capite effettivamente lavorate, calcolato sul complesso degli occupati, è pari a 34,8, valore di 0,7 ore inferiore a quello registrato a settembre 2019. Lo comunica l'Istat sottolineando che la differenza "è decisamente più contenuta di quella registrata nei mesi precedenti e in particolare a marzo e aprile 2020, quando il numero di ore pro capite risultava pari a 25,5 e 22 ore rispettivamente (facendo registrare -10,5 e -11,6 ore rispetto allo stesso mese del 2019)".

Parallelamente, la quota di assenti dal lavoro aumenta di 0,7 punti percentuali rispetto a settembre 2019. Anche tale aumento "è sensibilmente inferiore a quelli rilevati a marzo (+22,7 punti), aprile (+28,3) e maggio (+13,0) e risulta essere il più contenuto da febbraio 2020", evidenzia l'Istituto di statistica. Quello delle ore lavorate è uno dei parametri presi in considerazione dal governo nei documenti ufficiali di finanza pubblica per evidenziare la sostanziale tenuta del mercato del lavoro di fronte all'emergenza pandemica.

Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020, sottolinea ancora l'Istat, hanno fatto sì che, anche nel mese di settembre 2020, l'occupazione continui ad essere più bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019 (-1,7% pari a -387mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne di qualsiasi età, dipendenti (-281mila) e autonomi (-107mila), con l'unica eccezione degli over50, tra i quali gli occupati crescono di 194mila unità, soprattutto per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,9 punti percentuali.

 

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