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Bonus bebè a rischio per il 2020: ecco come non perdere gli assegni

E' necessario presentare la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps entro fine dicembre per non perdere le erogazioni del 2020

Chi ha fatto domanda per l’assegno alla natalità per un figlio nato o adottato nel 2019 deve presentare la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps entro fine dicembre per non perdere le erogazioni del 2020. Lo chiarisce l’Istituto di previdenza con un messaggio spiegando che la presentazione va fatta anche per l’assegno alla natalità triennale per figli nati o adottati nel 2017. «Da una verifica nei sistemi informativi dell’Istituto - si legge - è risultato che molti utenti, avendo presentato a suo tempo domanda di assegno per eventi avvenuti nel 2019 - ai sensi del decreto-legge n. 119/2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 136/2018 - non hanno ancora provveduto alla presentazione della Dsu utile al rilascio dell’Isee per l’anno 2020. Ciò ha comportato, per questi ultimi, la sospensione dell’erogazione dell’assegno per l’anno in corso che, stante la durata annuale della prestazione, potrebbe essere ancora corrisposto».

«Si rammenta - si legge - che la sussistenza di un Isee in corso di validità nei singoli anni di concessione del beneficio è stata (per gli eventi degli anni 2015, 2016 e 2018) ed è tutt'ora (per gli eventi degli anni 2017 e 2019) un requisito di legge previsto non solo per l’accoglimento delle domande nel primo anno di spettanza della prestazione, ma anche per la prosecuzione del beneficio negli anni successivi al primo. Per tale ragione il requisito dell’Isee , unitamente agli altri requisiti di legge, viene verificato periodicamente, sia per la spettanza del diritto sia per la determinazione della sua misura».

«La mancata presentazione della Dsu entro il 31 dicembre 2020 (per gli eventi del 2017 e del 2019) e il conseguente mancato possesso di un Isee in corso di validità hanno infatti, come conseguenza, avverte l’Inps, la perdita delle mensilità di competenza del 2020 e la decadenza della domanda di assegno inizialmente presentata. Le domande riferite al 2017 (durata triennale) scadono comunque nel 2020 come quelle per i nati del 2019 che hanno durata annuale. L’Inps spiega che esistono due casi: l’utente presenta la Dsu entro il 31 dicembre 2020: la domanda sospesa viene riattivata e quindi riprende l’erogazione dell’assegno con pagamento anche delle mensilità arretrate del 2020. La Dsu presentata entro dicembre 2020 ha validità fino al 31 dicembre 2020 e consente quindi l’erogazione dell’assegno per le mensilità dell’anno 2020; l’utente non presenta la Dsu entro il 31 dicembre 2020: la domanda di assegno presentata nel 2019 decade e le mensilità dell’anno 2020 non possono più essere liquidate dall’Istituto.

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